Visioni
17 luglio, 2025La piccola azienda vicentina Alisea porta in tribunale il colosso di Cupertino con l’accusa di aver copiato il design per la sua Pencil. “È una battaglia difficile, ma vogliamo giustizia”
Apple avrebbe copiato da un’azienda benefit vicentina? La “Perpetua la Matita” di quest’ultima sarebbe troppo simile a quella Apple Pencil approdata sul mercato quattro anni dopo? Alisea (questo il nome della società veneta) ha trascinato in tribunale il colosso di Cupertino. L’anno scorso il primo grado di giudizio ha respinto le motivazioni propugnate da Alisea, che ha fatto ricorso in appello: la prima nuova udienza è prevista il 17 luglio.
Cronache dal duello giudiziario, e simbolico, tra un vessillo del Made in Italy del nuovissimo tipo, sostenibile e inclusivo, e un Leviatano della tecnologia universale. Perpetua ha visto la luce nel 2014: è prodotta in toto nella nostra Penisola ed è realizzata in zantech, un materiale innovativo ottenuto dalla polvere di grafite (che la rende capace di interagire con i touchscreen) altrimenti destinata allo smaltimento in discarica. Elevata, tra l’altro, al soglio di matita ufficiale del Giubileo 2025, sappiamo inoltre che scrive a lungo («per 10mila km») senza bisogno di essere temperata; che «resiste agli urti, non usa colle né vernici protettive» e sprigiona pure un côté solidale e socialmente attivo, visto che a gestirne il magazzino, la logistica e il confezionamento sono i ragazzi della cooperativa Agape-Fraglia di Vicenza, specializzata nell’inserimento nel mondo del lavoro di persone con forme di disabilità. E poi quel suo aspetto originale e sui generis, il suo marchio di fabbrica: un unico lato piatto e il resto del corpo rotondo. Un design che l’ha portata a conquistare diversi premi e riconoscimenti, tra cui la menzione d’onore al Compasso d’Oro. Ed è proprio su questo fronte che si gioca il contenzioso legale intrapreso dalla piccola realtà vicentina contro la potente galassia high tech forgiata dal genio di Steve Jobs.
Alisea sostiene che la Apple Pencil 2nd Generation, lanciata nel 2018, sia troppo esteticamente assimilabile a Perpetua la Matita. Una tesi suffragata da un apposito esame tecnico-comparativo commissionato dall’azienda veneta: data la ventilata analogia esteriore, i consumatori potrebbero, di riflesso, confondersi nell’acquisto dell’uno o dell’altro manufatto analogico e digitale insieme? L’impresa tricolore ne è convinta, e sullo sfondo pulsa una contestuale questione etica, spruzzata di orgoglio nazionale. In ballo ci sarebbe, infatti, non solo la salvaguardia della proprietà intellettuale e industriale della “matita del Giubileo”.
«Il nostro scopo è di veder tutelato e riconosciuto il nostro lavoro. Ma, in un senso più ampio e profondo, si tratta di fare quanto in nostro potere per tutelare l’intero patrimonio del Made in Italy – rivendica Susanna Martucci, ceo e fondatrice di Alisea – Proseguiremo quindi questa battaglia pur con tutte le difficoltà del caso, guidati dal senso di giustizia e dal volere arrivare fino in fondo per vedere stabilita la verità. Perché Perpetua non è soltanto una matita. Rappresenta per noi la coerenza verso un percorso lungo 30 anni, fatto di responsabilità verso l’ambiente e le persone. Un oggetto che incarna la creatività e l’innovazione delle piccole imprese italiane, la nostra unicità qualitativa, la forza delle nostre filiere. Un oggetto che ricorda che il patrimonio delle aziende italiane è prezioso, e va difeso fino in fondo». Tra locale e globale e, volendo, anche un po’ tra sacro e profano. Chi la spunterà tra questi Davide e Golia della nostra epoca? Con la spada o con la fionda, anzi, con una matita.
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