Visioni
16 settembre, 2025Sia la cerimonia di premiazione che la mostra saranno poi riproposte a Milano, all’Adi Design Museum, il 9 dicembre 2025
Al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka sono stati annunciati - il 5 settembre - i progetti vincitori del Compasso d’Oro International Award, il più prestigioso e antico premio di design italiano che, con questa trasferta giapponese, si apre al mondo. Chiunque si occupi di comunicazione visiva sa che anche solo entrare a far parte della selezione di questa manifestazione è l’ambizione massima dei progettisti e il momento della premiazione – che cade ogni due anni – attira e concentra l’attenzione di tutto il movimento del design italiano e internazionale.
Una breve storia del premio
Il Compasso d’Oro fu ideato nel 1954 dall’architetto e designer Gio Ponti. Le prime edizioni videro l’organizzazione dei grandi magazzini La Rinascente che - con le pubblicità di Dudovich e la maniacale attenzione alla comunicazione – contribuirono in maniera determinante alla diffusione della cultura visiva nel nostro Paese. Nel 1958 il premio fu donato all’Adi, l’Associazione per il design industriale, che da allora ne cura la pianificazione, ne garantisce l’integrità e accoglie nel suo museo milanese la Collezione Storica, dichiarata "di eccezionale interesse artistico e storico" dal ministero dei Beni Culturali.
Le icone del passato
Scorrere l’elenco dei premiati di questi primi settant’anni di vita del Compasso d’Oro vuol dire ripercorrere la storia d’Italia attraverso manufatti che tutti conosciamo e amiamo: dalla macchina da scrivere Lettera 22 progettata da Marcello Nizzoli per Olivetti al televisore Doney di Marco Zanuso e Richard Sapper per Brionvega, dall’iconica Fiat 500 alla lampada Parentesi di Achille Castiglioni, passando per la penna Tratto Pen, a dimostrazione di come questi oggetti siano diventati, con il passare del tempo, naturali compagni del nostro quotidiano
L'edizione del 2025
L’edizione di quest’anno ha visto la premiazione di progetti molto differenti l’uno dall’altro, sottolineando così il grande raggio d’azione del design, che va dagli allestimenti museali ai progetti editoriali. Seguendo il tema dell’Expo 2025 di Osaka, che ospita la premiazione, le linee guida di questo biennio del Compasso d’Oro tendono a immaginare e costruire una società più inclusiva e attenta alle emozioni. Tra i premiati spicca quindi il progetto della data designer Giorgia Lupi “1,374 Days – My life with Long Covid” che – insieme a Pentagram - ha realizzato un’infografica interattiva pubblicata sul sito del New York Times in cui ha raccontato la sua drammatica esperienza durante e dopo la pandemia.
Campagnolo, storica azienda di biciclette, ha invece vinto con le ruote da competizione “Bora Ultra WTO”, perché la sfida dell’attenzione all’ambiente passa per forza per la mobilità su due ruote. E viene premiato anche il grande designer Philippe Starck che ha realizzato per Kartell la seduta “H.H.H. Her Highest Highness”, progetto che sintetizza perfettamente la visione progettuale di Starck, sempre tendente al pop, e gli vale il secondo Compasso d’Oro dopo quello del 1987.
Nel campo del design per la cucina, il gruppo Elica si è invece aggiudicato il Compasso d’Oro International Award per “Ariachef Pro", realizzato da Fabrizio Crisà per Ariafina, sistema di aspirazione, e la Menzione d’Onore per “Lhov”, prima soluzione di cottura all-in-one sul mercato.
Insomma, la settantesima edizione del Compasso d’Oro ha confermato l’eccellenza del Made in Italy e – portandolo in trasferta in Giappone – ne ha evidenziato la dimensione globale e l’universalità di un linguaggio che non ha bisogno di parole ma deve essere “semplicemente” vissuto. I progetti vincitori saranno esposti all’Expo di Osaka al Padiglione Italia fino a metà ottobre 2025. Sia la cerimonia di premiazione che la mostra saranno poi riproposte a Milano, all’Adi Design Museum, il 9 dicembre 2025.
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