Herbert Schauer, titolare di una nota libreria antiquaria di Monaco, è stato portato nel carcere di Rebibbia. E' accusato di aver messo all'asta 543 volumi rubati nella biblioteca napoletana
È in carcere in Italia il libraio tedesco accusato di aver messo all'asta 543 volumi antichi rubati alla Biblioteca dei Girolamini di Napoli. Herbert Schauer, titolare della Zisska & Schauer, una libreria di Monaco notissima agli esperti e ai collezionisti, che vanta fra i propri clienti anche personaggi del calibro di Umberto Eco, è stato consegnato alle autorità italiane nella giornata di martedì 5 novembre e portato nel carcere di Rebibbia, a Roma.
La Procura Generale di Stato di Monaco ha concesso l'estradizione a patto che il libraio, se condannato, possa scontare la pena in Germania.
Schauer era stato fermato a Monaco a fine agosto. I magistrati ritengono che fosse consapevole dell'origine dei libri che gli erano stati consegnati da due complici di Marino Massimo De Caro, il direttore dei Girolamini che ha sottratto migliaia di preziosissimi libri dalla Biblioteca.
La
caccia al libro scatenata dagli inquirenti a livello internazionale ha già portato al recupero di circa 2.700 opere ma in circolazione ne rimarrebbero, secondo le stime, almeno altre 1.300. L'asta organizzata dalla Zisska & Schauer, dove sarebbero stati battuti i volumi arrivati da Napoli, era stata fermata all'ultimo momento grazie al sequestro disposto dalle autorità italiane.
In Germania l'arresto di Schauer era stato accolto con un misto di incredulità e fastidio. La stampa tedesca ne aveva parlato pochissimo, anche perché non erano ancora scoppiate le polemiche di questi giorni successive al ritrovamento, proprio a Monaco, di 1.500 opere d'arte rubate dai nazisti e ritenute ormai distrutte.
Tuttavia Arnoud Gerits, portavoce della International League of Antiquarian Booksellers, aveva invitato alla prudenza chi gridava allo scandalo per l’arresto, perché lotti provenienti dai furti di De Caro e della sua banda sono già stati segnalati, oltre che in Germania, anche a Parigi, Londra, New York e Tokyo.