Un team internazionale di ricercatori e un lavoro inziato nel 2009. Così, grazie a 30 semplici domande, si arriva a capire quale lista propone il programma più simile alle idee dell'elettore. Fate anche voi il test sul nostro sito

Scoprire quale lista è più affine alle proprie idee, ai propri interessi, nel contesto delle elezioni europee 2014: è quel che offre  EUandI, la Voting Advice Application - realizzata da un team di scienziati dell’European University Institute, in collaborazione con il CISE - Centro Italiano Studi Elettorali della Luiss “Guido Carli” e il Berkman Center for Internet and Society della Harvard University - disponibile sul sito de l’Espresso.

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30 domande, per un progetto pan europeo, dalla grafica accattivante, quasi come si trattasse di un gioco: l’app è disponibile  per tutti i 28 paesi dell'Unione Europea e in tutte le lingue dell'Unione, proprio per consentire non solo di individuare il partito più affine alle proprie posizioni politiche entro il quadro politico del proprio paese d’origine, ma anche nel più ampio contesto europeo.
 
Il percorso che ha portato alla realizzazione di EUandI - come ricordato dal professor Alexander H. Trechsel dell’European University Institute, capo del progetto, durante la presentazione svoltasi presso la Sala delle Colonne della Luiss - parte dal 2009: l’app, infatti, è l’evoluzione della EU Profiler 2009, un’analoga Voting Advice Application. L’app è pensata come un qualcosa che porti a condividere i propri risultati ed a creare una propria comunità on line, in base alle proprie posizioni politiche. Ecco perché il nome prescelto è un gioco di parole: da “you and I” a “EU and I”, “l’Europa ed io”.
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Alla realizzazione, come spiega Diego Garzia dell’European University Institute, hanno partecipato ricercatori delle diverse università coinvolte, ma anche economisti, storici, studiosi delle scienze politiche e sociali, esperti di diritto comunitario, cui sono state affidate le tematiche legali connesse allo sviluppo dei quesiti, come sottolineato da Urs Gasser,della Harvard University.
 
Un team internazionale, la cui composizione ha richiesto diverse settimane, a partire dallo scorso novembre, ma che ha portato ad un feeling tale che i membri della squadra EUandI hanno finito per condividere anche il campo di calcetto.
 
La parte più difficile del percorso, secondo Diego Garzia, è stata la necessaria collaborazione con i 240 partiti politici presenti nel territorio dell’Unione e coinvolti nelle prossime elezioni: in più occasioni è avvenuto che i partiti coinvolti non avessero una posizione definita sui temi proposti dalle 30 domande del test, pertanto lo sviluppo stesso dell’app ha comportato che quelle formazioni decidessero di affrontare temi fino ad allora tralasciati.
 
Una particolare attenzione, nella realizzazione dell’app, è stata posta nell’accompagnare il suo sviluppo alla vera novità, al punto di fondamentale differenza rispetto all’app realizzata per le europee 2009: la straordinaria diffusione dell’utilizzo dei social network per la condivisione di temi politici. Come sottolineato da Lorenzo De Sio della Luiss, l’utilizzo dell’app - raccordato alla geolocalizzazione dei dati raccolti - va visto nel più ampio contesto della raccolta di big data ai fini della ricerca evidence based, empirica, in ambito politico/sociale.
 
Una sfida, insomma: dall’utilizzo dell’app da parte del singolo utente, ad una più profonda comprensione dei temi che stanno a cuore al bacino elettorale europee, grazie all’utilizzo dei big data.