I terroristi della strage di Charlie Hebdo? Dei martiri. Perché «uccidere i miscredenti è un dovere». Così la giovane convertita di Torre Del Greco parlava con i familiari. Raccontando la vita in Siria e incitando al jihad anche in Italia

Maria Giulia Sergio chiama dalla Siria a Milano la sorella Marianna e le descrive dall'interno il cosiddetto “Stato islamico” guidato dal califfo Abu Bakr Al-Baghadi. E' il 16 marzo 2015, ore 13.41.

Giulia: «Noi qui stiamo ammazzando i miscredenti per poter allargare lo Stato Islamico, ok? Noi non vogliamo essere amici dei miscredenti, a noi non serve niente di quello che fanno loro... È questo che dovete capire come ragionamento, cioè è finito il tempo in cui il musulmano sta nella terra della miscredenza: quello era il tempo dell'ignoranza, adesso c'è il “kalifa”... Non sono solo parole scritte per aria, questi sono obblighi, obblighi personali, individuali nei confronti di Allah, lode a Lui, l'Altissimo... Se voi vedete i mujaheddin cosa fanno per amore di Allah, lode a Lui l'Altissimo: lasciano case, soldi, mogli, figli, lasciano tutto e vengono qui, vanno a combattere, lode ad Allah... mujaheddin che hanno 15/16 anni che ammazzano 50 miscredenti, Dio è grande, no? Questo è quello che dobbiamo fare per allargare lo Stato islamico.... Poi ci sono le donne: grazie a Dio, qua siamo tutte unite per la causa di Dio».
(...)
«Ma io ti parlo a nome dello Stato islamico, lode ad Allah, e Abu Bakr al Baghadi chiama qui alla hijra (viaggio sacrale), chiama tutto il mondo alla hijra, chiama tutti gli uomini a fare il jihad per causa di Dio, perché noi dobbiamo distruggere i miscredenti ed espandere lo Stato islamico, lode ad Allah... Noi abbiamo bisogno della legge islamica, qui c'è la legge islamica... Quante volte ti ho detto: oggi hanno tagliato una mano... grazie a Dio, questa è la legge di Allah, lode a Lui l'Altissimo».
Esclusivo
Terrorismo e jihad, arrestati tre italiani Giulia: "Dobbiamo uccidere i miscredenti"
30/6/2015


Il 7 gennaio 2015, giorno della strage di Parigi, la jihadista italiana giustifica i terroristi che hanno appena commesso il massacro di Charlie Hebdo.
Giulia: «In Francia due fratelli hanno ucciso kufar (miscredenti)...»
Marianna: «Ehh».
Giulia: «.. che hanno, che in pratica hanno preso in giro il profeta e tutta la umma (la comunità islamica).... Hanno ucciso... Però questi due poi shuhada (martiri), che Dio l'Altissimo accetti la loro anima in  paradiso... Però loro hanno esattamente obbedito all'ordine dell'emiro dei credenti, e l'emiro dei credenti considera il loro atto lecito, nel giorno del giudizio, lode a Dio, capito?»
Marianna: «Sì».

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Il 6 giugno 2015 Giulia Sergio spiega alla sorella e ai genitori l'ordine del califfo Abu Bakr Al Bagdadi ai jihadisti che vivono in Occidente: il musulmano che non può raggiungere lo Stato islamico è obbligato a fare il jihad e uccidere miscredenti nel luogo in cui si trova.
Giulia: «Comunque volevo dirti una cosa. Abu Bakr Al-Baghdadi ha fatto un nuovo annuncio e a detto: “Giuro su Dio, chi non può venire qua in jihad, io dico che jihad è fardain (dovere obbligatorio), ha detto fardain, allora deve fare jihad nei paesi in cui si trova. Solo così io dò halal (considero lecita, do l'assoluzione) nel giorno del giudizio”... Dio è grande, non c'è altro Dio che Allah... E l'emiro dei credenti ha detto: “Il jihad per la causa di Dio è un dovere obbligatorio”, no? E chi non può venire qui....»
Marianna: E il jihad qui in cosa consiste?
Giulia: «Il jihad nel daarakufr (terra della miscredenza)? Uccidere i miscredenti! Perché loro non vogliono lo Stato islamico, non vogliono Allah l'Altissimo».