Sette punti chiave per capire meglio il caso che scuote il mondo del pallone: la fonte dei documenti, il team che ha lavorato ad esaminarli, le tempistiche e molto altro
Cos'è Football Leaks?La più grande fuga di notizie nella storia dello sport: questo è
Football Leaks. In altre parole è il frutto delle rivelazioni di una fonte anonima e del lavoro di indagine di quasi sessanta giornalisti raccolti nel network EIC (European Investigative Collaborations), di cui l'Espresso è membro fondatore e unico rappresentante per l'Italia. La fuga di notizie ha permesso ad EIC di studiare, per circa sette mesi, migliaia di contratti, messaggi, fotografie, email, fatture. Documenti che mostrano senza filtri i meccanismi attraverso cui lo sport più popolare al mondo è stato trasformato in un business avido e spericolate. Con giocatori trattati come titoli finanziari, come merce. E decine di milioni di euro nascosti nei più riservati paradisi fiscali, da Jersey a Madeira, da Panama alle British Virgin Islands.
Chi vi ha dato questi documenti?La storia di Football Leaks inizia alla fine del 2015, quando l'omonimo sito internet comincia a pubblicare anonimamente alcuni contratti di calciatori. Le rivelazioni provocano un terremoto nel mondo del pallone. Pochi mesi dopo il sito interrompe però l'attività. Nella primavera del 2016 una fonte anonima fornisce l'enorme banca dati chiamata Football Leaks al settimanale tedesco Der Spiegel. Obiettivo della fonte: non limitarsi più a pubblicare singoli documenti, ma mostrare al pubblico il quadro generale, evidenziando le connessioni e i personaggi che si nascondono dietro questa massa impressionante di informazioni. Per questo viene coinvolta una testata come Der Spiegel, che decide di condividere i file con altri 11 media raccolti nel
network EIC, fra cui l'Espresso.
Perché non rivelate subito i nomi di tutte le persone coinvolte?La massa di informazioni di Football Leaks è imponente: 1.9 terabyte, pari a 18,6 milioni di documenti. L'indagine giornalistica è stata perciò lunga e complicata. E non è ancora terminata.
Perché all’estero hanno scritto di calciatori di cui voi non avete scritto?Ogni testata di EIC ha deciso autonomamente quali articoli pubblicare. Poiché i personaggi del calcio coinvolti sono moltissimi, l'Espresso - come le altre testate del network - ha scelto di privilegiare le storie dei personaggi più noti in Italia, e dunque principalmente degli sportivi che giocano o hanno giocato nel nostro Paese.
È illegale quello che viene raccontato nei Leaks?Il network EIC non è stato in grado di determinare precisamente chi c'è dietro questa fuga di notizie, in che modo la fonte sia entrata in possesso della banca dati e quante persone abbiano partecipato al progetto. A queste domande, la fonte da cui il settimanale tedesco Der Spiegel ha ottenuto i file si è limitata a rispondere: «Non abbiamo mai hackerato nessuno, non siamo hacker. Tutto ciò che abbiamo sono delle buone fonti». Insieme a Der Spiegel e agli altri partner dell'EIC, l'Espresso
ha deciso di pubblicare comunque articoli basati sui Football Leaks perché i dati sono socialmente rilevanti: aiutano infatti a fare chiarezza sul mondo del calcio, di gran lunga lo sport più popolare d'Europa.
Quali sono i temi dell'inchiesta? Dall'analisi dei documenti di Football Leaks sono emersi due fenomeni di particolare rilevanza pubblica, secondo i giornalisti del network EIC. Uno è quello dei paradisi fiscali: nazioni dove le tasse sono bassissime o nulle, come le British Virgin Islands, usate da calciatori e allenatori per spostare i profitti realizzati attraverso lo sfruttamento dei diritti d'immagine. L'altro tema è quello della proprietà dei calciatori: mentre comunemente si crede che siano le squadre ad essere titolari dei cartellini degli sportivi, spesso i reali possessori sono società o fondi d'investimento.
Quali sono i media che formano EIC?Oltre che da l'Espresso, unico membro italiano, il network giornalistico Eic è stato fondato da Der Spiegel (Germania), El Mundo (Spagna), Falter (Austria), Le Soir (Belgio), Mediapart (Francia), Newsweek Serbia (Serbia), Politiken (Danimarca), RCIJ/TheBlackSea.eu (Romania). All'inchiesta Football Leaks hanno partecipato anche il settimanale inglese The Sunday Times, il quotidiano portoghese Expresso e quello olandese NRC.