Con "Hostiles" parte la dodicesima edizione della rassegna, fino al 5 novembre all'Auditorium parco della musica. Con produzioni internazionali, film indipendenti e documentari. Ci saranno anche gli "incontri ravvicinati": da Christoph Waltz a Xavier Dolan, da Vanessa Redgrave a Jake Gyllenhaal

Prende il via all'Auditorium parco della Musica di Roma la dodicesima edizione della Festa del cinema, al terzo anno sotto la guida del duo Antonio Monda (direttore artistico della Festa) e Piera Detassis (presidente della Fondazione cinema per Roma). Anche quest'anno sono previsti molti “incontri ravvicinati” con grandi personaggi della settima arte come Christoph Waltz, Xavier Dolan, Jake Gyllenhaal, Ian McKellen, Vanessa Redgrave e lo scrittore Chuck Palahniuk, che parlerà dei film horror che lo hanno colpito di più. Molti i titoli interessanti della selezione ufficiale. Eccone alcuni.

Grandi film e grandi autori
Tra i 39 film in concorso nella selezione ufficiale non mancheranno le produzioni internazionali e i registi più affermati del panorama mondiale. Apre le danze “Hostiles” di Scott Cooper, un western dal respiro drammatico con Christian Bale e Rosamund Pike. Il film racconta l'epico viaggio, attraverso le grandi praterie americane, di un capitano dell'esercito che accetta di scortare un moribondo capo guerriero Cheyenne e la sua famiglia fino alle loro terre natie. Sarà poi la volta di una delle registe più acclamate degli ultimi anni, Kathryn Bigelow, e del suo nuovo lavoro “Detroit”, ispirato alle sanguinose rivolte a sfondo razziale che sconvolsero la capitale americana dell'automobile nel 1967. Il film è scritto da Mark Boal, alla terza collaborazione con la regista dopo i successi “The Hurt Locker” e “Zero Dark Thirty”. Ci sarà anche Steven Soderbergh con “Logan Lucky”, una commedia dall'umorismo graffiante su uno sfortunato tentativo di rapina alla Charlotte Motor Speedway, durante la gara di auto Coca-Cola 600. Nel cast Channing Tatum, Hilary Swank e Daniel Craig.
Due grandi maestri italiani, Paolo e Vittorio Taviani, si sono cimentati nell'adattamento del capolavoro di Beppe Fenoglio: alla Festa del cinema ci sarà “Una questione privata” con Luca Marinelli nel ruolo del partigiano Milton. Ispirato a un personaggio reale è “Stronger” di David Gordon Green, interpretato da Jake Gyllenhaal. Uscito nelle sale americane a settembre, il film racconta la storia del giovane Jeff Bauman, che perse entrambe le gambe nell'attentato alla maratona di Boston del 2013.

Storie di Sport
Tra i film più attesi c'è anche “I, Tonya” dell'australiano Craig Gillespie. Margot Robbie – la bellissima moglie di Leonardo DiCaprio in “The wolf of Wall Street” - si cala nei panni della famigerata pattinatrice americana Tonya Harding, che nel 1994 fu protagonista di uno dei più grandi scandali sportivi della storia, accusata di aver organizzato l'aggressione ai danni della rivale Nancy Kerrigan. Una pellicola che è già stata presentata in anteprima al festival di Toronto e che ha ricevuto il plauso della critica per per la genuina e spiritosa interpretazione della protagonista. Un altro sport, il tennis, è al centro della coproduzione finno-scandinava “Borg McEnroe” di Janus Metz, che porta sullo schermo una delle più avvincenti rivalità della storia della disciplina: da una parte il freddo Bjorn Borg, interpretato da Sverrir Gudnason, dall’altra l'impulsivo John McEnroe, interpretato da Shia LaBeouf.

Personaggi
Di un celebre personaggio sportivo racconta anche il documentario “Love Means Zero” di Jason Kohn: al centro della pellicola la leggenda del tennis Nick Bollettieri, coach celebrato e controverso, che ha allenato grandi campioni come Andre Agassi.
C'è grande attesa anche per il docufilm, in prima visone mondiale, “Maria by Callas: In Her Own Words” di Tom Volf. A quarant’anni dalla morte e a un anno dall'uscita del libro fotografico dallo stesso titolo, il filmmaker e fotografo francese ricostruisce, grazie a testimonianze e materiali inediti, la vita straordinaria del mito della lirica.
Una storia dell'età d'oro del cinema vista dal buco della serratura è quella proposta da un altro documentario: “Scotty and the Secret History of Hollywood” di Matt Tyrnauer, già regista del divertente “Valentino: l'ultimo imperatore”. Il film racconta la vicenda del giovane Scotty Bowers: giunto a Los Angeles negli anni Quaranta dopo aver servito la patria nella Seconda guerra mondiale, in breve tempo trasformò la stazione di servizio nella quale lavorava nello scenario dei suoi incontri sessuali con molti protagonisti del mondo del cinema, di entrambi i sessi. Nel 2012 Bowers ha raccontato in un libro gli scottanti segreti di star della golden age di Hollywood come Cary Grant, Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Lana Turner, Ava Gardner. Il film si preannuncia non meno succulento del libro, con tanto di intervista all' ultranovantenne, ma sempre arzillo, protagonista.