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L'ultima bufala sovranista: "Perché le Ong non aiutano i greci?". Ma sono già sul campo

Nella galassia social più legata alla destra e al Movimento 5 Stelle tanti "vip" chiedono ironici perché le associazioni non stanno fornendo aiuto alla popolazone colpita dagli incendi. Ma ignorano, o fanno finta di non sapere, che da giorni c'è chi sta intervenendo, come Medici senza Frontiere e Caritas

«Dove sono le Ong? Perché invece di stare nel Mediterraneo non vanno in Grecia? Forse perché non fanno abbastanza business?». È questo il mantra che nelle ultime ore rimbomba sui social da parte di vari account e personaggi che ruotano attorno alla galassia "sovranista".

«Le ONG sono impegnate a soccorrere africani davanti alla Libia» scrive ad esempio lo scrittore Maurizio Blondet; «Open Arms, Iuventa, Aquarius, Maos….dove siete?» twitta ironico il disegnatore Alfio Krancic; «Ma le ONG vengono pagate per traghettare clandestini in Europa, non cittadini europei verso la salvezza» si legge su Voxnews. Preoccupati anche Fabrizio Bracconeri, l'ex alunno della 3c: «Ma MEDICI SENZA FRONTIERE erano in Grecia ad aiutare i feriti? Molti sono morti affogati per scappare feriti dalle fiamme!!! NO MONEY NO ONG!!» twitta dal suo account Bracconeri; «INFERNO IN GRECIA L'ITALIA INVIA CANADAIR. LE ONG VANNO IN GRECIA??. Almeno 50 morti e centinaia di feriti. Migliaia di persone ancora da soccorrere ed evacuare. la Grecia richiede intervento della Protezione Civile dell'Unione europea. Salvini autorizza l'invio di alcuni Candair dall'Italia. Spero intervengano subito le ong con le loro navi pronte ad aiutare il prossimo..." scrive invece Igor Gelarda, consigliere comunale di Palermo per il Movimento 5 Stelle.

Premesso che non vi è ancora notizia di Ong specializzate nello spegnimento di incendi, i leoni da tastiera ignorano che proprio una delle Ong da loro invocata e attiva anche nei soccorsi nel Mediterraneo, Medici senza Frontiere, è da giorni al lavoro anche in Grecia per dare una mano di fronte all'emergenza. «Martedì mattina Medici Senza Frontiere ha contattato il Centro Nazionale per le operazioni sanitarie (EKEPY) e la protezione civile greca, offrendo la propria disponibilità in caso di emergenze mediche e umanitarie da sostenere» spiegano dalla Ong all'Espresso.

MSF Grecia informa che la richiesta fatta dalle autorità è stata di sostegno per il centro sanitario di Rafina, uno dei centri più colpiti dalle devastazioni costate fino ad oggi oltre 80 morti. «Si tratta di fornire servizi medici e di salute mentale, nonché la fornitura di farmaci e personale medico». Per questo motivo una squadra di MFS, tra cui un medico, un infermiere e uno psicologo è al lavoro da mercoledì 25 luglio nella struttura. Allo stesso tempo, «I team stanno facendo una valutazione dei bisogni dell’area per fornire ulteriore assistenza medica e umanitaria alla popolazione colpita».

Attiva sul territorio anche Caritas Grecia che ha messo a disposizione un primo stock di generi di prima necessità (vestiti, medicine, cibo) e alcuni alloggi per chi è rimasto senza casa «Ogni ora che passa ci rendiamo sempre più conto di quanto sia drammatica la situazione, faremo tutto il possibile per tentare di alleviare le sofferenze di chi è stato colpito da questa tragedia, in particolare le famiglie più bisognose», ha dichiarato Maria Alverti, direttrice di Caritas Grecia.

I sovranisti di casa nostra possono stare tranquilli: mentre loro twittano indignati dalla spiaggia, ci sono volontari che aiutano le persone in difficoltà.

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