Dalla Costa adriatica la nuova challenge: raccogliere la spazzatura, postare il video e invitare tre amici a fare lo stesso. L'idea, di Andrea Ravellese, sta iniziando a raccogliere le prime adesioni: «All'inizio ho dovuto obbligare i miei amici, ora invece mi arrivano video di persone che non ho mai visto e conosciuto».

#Savethesea, la "sfida" a colpi di post per pulire le spiagge e il mare dalla plastica

mare, inquinamento, oceano, oceani, rifiuti, plastica
Si chiama #savethesea la nuova challenge che sta facendo il giro del web. L'ideatore è Andrea Ravellese, dalla costa Adriatica ha lanciato la nuova sfida. Niente acqua ghiacciata in testa né esercizi ad agosto, ma una raccolta di tre oggetti di plastica dalle nostre spiagge, un video da postare sui social invitando altre tre persone a fare lo stesso. La campagna è iniziata da qualche settimana e ora inizia a raccogliere la prima “plastica”.

«Io vivo di mare, attraverso questa idea ho cercato di ottenere qualcosa di utile in maniera giocosa: postando dei video su Facebook. Il problema dell'inquinamento da plastica nei mari è tangibile anche qui in Puglia: molte spiagge sono piene di rifiuti che vengono lasciati dai sui ospiti o che arrivano direttamente dal mare.»

Dai social, intanto, cominciano ad arrivare le prime adesioni: «All'inizio ho dovuto obbligare i miei amici, ora invece mi arrivano video di persone che non ho mai visto e conosciuto.» Tra i vip la prima a condividere ed accettare la sfida è stata Valentina Micchetti, la fashion blogger che ha invitato le modelle: Lorena Rae, Alessandra Ambrosio e Bar Refaeli a seguire il suo esempio. 
velntina-alle-17-18-51-copia-png


Il problema della plastica nei mari di tutto il mondo è sempre più pressante. Nel Pacifico, tra la California e le Hawaii, si è accumulata in un'area relativamente circoscritta una quantità spaventosa di plastica, la Great Pacific Garbage Patch.
[[ge:rep-locali:espresso:285315935]]
Anche l'UE e i suoi mari non sono immuni dal problema. Secondo Seas at risk, la piattaforma che mette in rete 32 associazioni ambientaliste l'Unione Europea ha prodotto nel 2015 il 18,5% della plastica mondiale, qualcosa come 58 milioni di tonnellate, 11 destinate all’export. Il 39,9% (più di 23 milioni) sono imballaggi usa e getta. Sei Paesi consumano il 70% di tutta la plastica utilizzata nei 28 Stati Ue: Germania (24,6%), Italia (14,3), Francia (9,6%), Spagna (7,7), Uk (7,5), Polonia (6,3).

L’Unione europea stima in 100mila le tonnellate che ogni anno finiscono nei mari del vecchio continente, solamente dalle aree costiere. C’è di tutto: dai filtri di sigaretta alle bottiglie e ai tappi, dai bicchieri ai contenitori per cibo, ai cotton fioc.È il più grave problema di inquinamento attualmente presente nei mari: più del 79% degli oggetti rinvenuti sulle coste Nord orientali dell’Atlantico, per esempio, è di plastica o polistirene.

Vista la portata del problema l'Unione ha adottato una nuova strategia sulla plastica che dovrebbe permettere entro il 2030 il riciclo o il riutilizzo di tutti gli imballaggi di plastica e la riduzione delle plastiche monouso.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Un Leone contro Trump - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso

Il settimanale, da venerdì 16 maggio, è disponibile in edicola e in app