Per anni siamo stati in pochissimi, attraverso esposti in Procura, battaglie politiche e denunce pubbliche, a rompere il silenzio assordante di partiti e sindacati sul funzionamento del Polo petrolchimico siracusano, sui controlli alle emissioni in atmosfera e in mare affidati a strutture sostanzialmente “controllate” dalla Industria petrolifera, sulla gestione del Registro Tumori (creato attraverso una mia legge all’Ars) non aggiornato e omissivo verso gli oggettivi collegamenti tra patologie, mortalità e veleni industriali.
Per anni abbiamo sentito pubblici dirigenti della Sanità sostenere che le patologie tumorali erano conseguenza del…”traffico veicolare o delle polveri del deserto”.
Il 19 Novembre del 2018 sono stato il primo firmatario dell’ennesimo esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa, stavolta sottoscritto da oltre 1500 cittadini, per chiedere l’applicazione delle rigide Direttive della Comunità europea e la introduzione nel nostro Codice della fattispecie dei Reati ambientali, per tutelare non solo il diritto alla salute dei cittadini ma anche quello sacrosanto a vivere senza "paura di ammalarsi", alla luce della percezione olfattiva intollerabile dei veleni industriali, configurando tale condizione un vero e proprio danno biologico meritevole di risarcimento e sul quale diritto sono già state emesse importanti sentenze dalla Corte di Cassazione.
Anche l’Amministrazione della Città di Siracusa si è mossa con coerenza e rigore in questi ultimi anni, creandosi molti nemici, sia sulla vicenda del depuratore che sui controlli e i livelli delle emissioni. Adesso siamo pronti a costituirci parte civile nel procedimento penale che dovrà individuare responsabilità e complicità su questo sistematico avvelenamento dell’aria, del mare, delle acque e della terra, senza farci bloccare dal ricatto occupazionale. Chi ha inquinato paghi, risarcisca i danni e avvii le bonifiche, bonifiche che potranno diventare una enorme opportunità di rigenerazione ambientale e di occupazione, sia per salvaguardare i lavoratori della industria sia per aprire a nuove professionalità. Basta con i veleni industriali e con la strage degli innocenti nel triangolo Siracusa, Priolo, Augusta.
*Fabio Granata, attuale Assessore alla Cultura e alla legalità della Città di Siracusa. È stato parlamentare nazionale e per anni assessore Regionale ai Bbcc.