Amici bestiali
Il benessere degli animali è tutelato dalla legge
L’Ordinanza Martini si occupa dei cavalli, e poi altre norme proteggono gli animali domestici. Impariamo a conoscerle per il loro bene
La legge non ammette ignoranza. E anche la vita e la morte dei nostri amati animali è affidata alla legge. Quindi da buoni compagni di vita di una bestiola è bene sapere cosa dicono le regole per non cadere dal pero nel momento in cui si dovesse verificare qualche situazione complicata. Di leggi e leggicole è piena la nostra legislatura e per di più cambiano continuamente. La miglior lettura per essere informati è la Gazzetta Ufficiale.
Quanti di voi l’hanno mai consultata? Io a volte per lavoro. Pesante e di difficile comprensione. Pochi giorni fa è stata ripubblicata l’Ordinanza Martini che si occupa del benessere degli animali. Entrò in vigore la prima volta nel 2009. Da quel giorno ogni anno l’ordinanza viene pubblicata con qualche aggiustatina ma non è mai stata trasformata in legge. Di solito ha validità per un anno. Questa volta, invece, solo per quattro mesi. Un segnale importante perché significa che l’intenzione è quella di trasformare l’ordinanza in legge nel giro di poco tempo.
Al centro i cavalli atleti, cioè quelli impiegati in competizioni di equitazione o nelle corse al galoppo o nelle rievocazioni popolari. Nell’aria c’è un giro di vite. Di leggi che dovrebbero tutelare gli animali il nostro sistema legislativo è strapieno. Ma da qui a vedere applicata ogni nuova norma, ce ne corre. Come sempre in Italia è difficile che le regole vengano rispettate e soprattutto è difficile capire chi e come debba fare i controlli di rito. L’attenzione delle associazioni animaliste è focalizzata sulle manifestazioni popolari, palii e giostre, meno sulle competizioni sportive o regolate da scommesse. Chissà se continueremo a vedere concorsi ippici con cavalli e pony impegnati a saltare sotto il sole alle due del pomeriggio in agosto, o la lingua legata nei cavalli da corsa.
Per quanto riguarda i cani, siamo molto più avanti nella sensibilità e nella conoscenza. L’unico neo che ancora persiste è quello dei collari addestrativi. Sono collari che prevedono l’uso di una scossa elettrica per estinguere un comportamento indesiderato. Un conto sono i collari con vibrazione o con richiamo sonoro, che hanno una loro utilità nei cani che lavorano a distanza, un conto è infliggere una pena inutile. L’uso di questi strumenti sarebbe vietato, ma si possono acquistare senza incorrere in sanzioni. Pubblicità di questi collari anti-abbaio o addestrativi si trovano sia on line che nelle riviste specializzate. La Corte di Cassazione ha di recente stabilito con una sentenza (35843/2023 ndr) che l’uso del collare anti-abbaio è incompatibile con il benessere e la natura del cane. I collari elettrici però sono ancora di libera vendita. Tra palii, sagre e concorsi ippici sotto il solleone, i cavalli patiscono numerosi maltrattamenti
CAREZZE
Per essere buoni proprietari di animali - cani, gatti, cavalli - è bene conoscere la legge. Le norme cambiano spesso e quindi è utile tenersi informati per sapere cosa si può o non si può fare e come ci si deve comportare di fronte a determinate situazioni. La conoscenza di diritti e doveri aiuta i nostri compagni a quattro zampe.
E GRAFFI
Purtroppo è ancora lecito acquistare i collari anti abbaio con vibrazione elettrica, così come legare la lingua ai cavalli nelle corse regolari. Il Parlamento è chiamato a legiferare sul benessere degli animali. L’ordinanza Martini è stata rinnovata per soli quattro mesi. Segnale che qualcosa si sta muovendo. Dita incrociate.