Una satira feroce della corruzione nella Russia zarista. L’ha firmata Nicolaj Gogol’ duecento anni fa. Ma sembra scritta in Italia e ai nostri giorni

Burocrati corrotti imbrigliati nelle loro stesse magagne. Ci sarebbe da piangere, invece c'è da ridere nella commedia che Nicolaj Vasil'eviĉ Gogol' scrisse più o meno 200 anni fa: “L'ispettore generale” (1836). Sarà perché il tema della corruzione sembra, purtroppo, non passare mai di moda, come ci ricorda l'allestimento teatrale diretto da Leo Muscato, di recente al Teatro Quirino di Roma (una coproduzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino e TSV).

 

All'epoca il pubblico - non abituato a vedere in scena personaggi tutti negativi, né ad apprezzare i finali aperti - si indignò a tal punto che Gogol' fu costretto ad intervenire con due testi aggiuntivi per spiegare meglio il suo pensiero. Eppure la storia è fin troppo chiara, e forse era proprio questo il problema. “L'ispettore generale” è una satira feroce, una classica commedia degli equivoci basata su uno scambio di persona scritta per denunciare la corruzione delle Russia zarista. La storia racconta di un viaggiatore che, giunto in un paesino di campagna, viene scambiato per il temuto Ispettore di San Pietroburgo, inviato dallo zar per indagare sulla buona condotta dei funzionari. Il podestà e l'intero villaggio cercano di corromperlo e lui ne approfitta prima di sparire.

 

Impossibile non pensare ai nostri giorni guardando lo spettacolo di Muscato, che tuttavia sceglie di restare fedele al testo piuttosto che sbizzarrirsi sfruttando i rimandi all'attualità. Molto buona la scelta del cast, capitanato da Rocco Papaleo che veste i panni del podestà con naturalezza, mantenendo il suo aplomb anche di fronte ad una situazione drammatica. Molto bravo anche il viaggiatore Chlestakov (Daniele Marmi), ma in generale è in sintonia tutta la compagnia composta da Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Gennaro Di Biase, Marco Gobetti, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani.

 

L'ispettore generale
adattamento regia di Leo Muscato.
Torino (9-21/1), Padova (31/1- 4/2), Brescia (7-11/2), Genova (14-18/2), Venezia (22-25/2), Thiene (27-29/2)