Quantum Girl
Quando la fisica in televisione è un superpotere
La superstar social Virginia Benzi presenta su Rai Play "Gen-Q". Un'occasione pop per dimostrare che la scienza può fare spettacolo. Abbattendo qua e là persino gli stereotipi di genere
«M’buto! Chi ha inventato il primo m’buto? M’buto su Rieducational Channel». Ecco, le conoscenze della fisica e dintorni che passavano in televisione erano più o meno tutte qua, ridotte agli interrogativi supremi dell’immaginifica Vulvia di Corrado Guzzanti. Poi all’improvviso è successo non si bene cosa, per cui si è capito che il sapere e l’informazione scientifica non solo potevano essere di una qualche utilità, non solo potevano risiedere nel magma dei social, ma addirittura approdare in tv o sulle piattaforme neanche fossero servizio pubblico.
Così dopo aver rotto gli argini col professor Vincenzo Schettini, simpatico influencer nei panni dello scienziato pazzo che è riuscito a trasportare sul piccolo schermo la sua “Fisica dell’amore” per ben due stagioni (su Rai Tre), ora è la volta della rivoluzione al femminile. A Virginia Benzi, superstar social da centinaia di migliaia di follower col nome di Quantum Girl, sono state affidate ben 10 puntate su Rai Play (un rilascio ogni mercoledì) per un programmino gradevole dal titolo Gen-Q. Con un duplice meritorio obiettivo: avvicinare ragazze e ragazzi alla scoperta dei misteri della scienza e al contempo abbattere, o quantomeno provarci, gli stereotipi di genere che vedono le donne ancora oggi drammaticamente emarginate nelle materie che non riguardino il cucito.
Così la giovane Benzi, già ambasciatrice di @generazionestem, come una supereroina pop saltella dalla spiaggia al luna park, dalla cucina alla palestra, provando a spiegare come funziona un pedalò, perché i coltelli tagliano, come gira la ruota panoramica e per quale motivo una nota musicale risulta più sgradita di un’altra. Per finire, un ritratto di una donna che per la scienza ha fatto cose enormi ma per “colpa” del suo genere ha dovuto scalare le montagne del potere maschile per vedere riconosciuto il suo valore. Da Edy Lamarr, attrice hollywoodiana che contro il nazismo creò il codice antesignano del wi-fi a Katia Krafft che allo studio (di vulcani) ha dedicato la vita. Un piccolo passo per capire che persino il passaggio da un cellulare a una tv può portare cose buone. Sapevatelo.