Accade oggi
Guerra di Gaza, Israele si prepara all'attacco a Rafah: presentato piano per sgomberare i civili. Le notizie del giorno
Il vertice a Parigi sull'Ucraina. La protesta dei trattori a Bruxelles. I familiari delle vittime di Cutro denunciano il governo. I fatti da conoscere
Netanyahu presenta il piano per sgomberare Rafah
Le Forze della Difesa israeliana (Idf) hanno presentato il loro piano per l'evacuazione dei civili palestinesi da Rafah. Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Si tratta di un piano che apre la strada all'offensiva militare di terra nella città, al sud della Striscia di Gaza, dove hanno trovato rifugio milioni di sfollati. Inoltre l'ufficio del primo ministro israeliano ha anche approvato la fornitura di aiuti umanitari al sud della Striscia di Gaza ''in modo da prevenire i saccheggi avvenuti nel nord della Striscia di Gaza e in altre aree''. In una nota si legge che l'esercito "ha presentato al gabinetto di guerra un piano per l'evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento nella Striscia di Gaza, con l'imminente piano operativo".
Ucraina: oggi a Parigi il vertice con una ventina di leader del mondo occidentale
Una ventina di capi di Stato e di governo, soprattutto europei, si incontreranno oggi a Parigi su iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron per riaffermare il loro sostegno all'Ucraina. La vittoria o la sconfitta dell'Ucraina "dipende da voi", ha detto ieri ai suoi alleati il presidente Volodymyr Zelensky, che interverrà in videoconferenza all'incontro organizzato all'Eliseo. All'incontro sarà presente la stragrande maggioranza dei leader europei, tra cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente polacco Andrzej Duda, nonché i primi ministri di circa 15 paesi dell'Ue. Parteciperanno anche rappresentanti americani e canadesi, nonché il capo della diplomazia britannica David Cameron. «L'Ucraina lotta per se stessa, per i suoi ideali, per la nostra Europa», ha assicurato il capo di Stato francese su X venerdì, alla vigilia del secondo anniversario dell'invasione russa. «Il nostro impegno nei suoi confronti non si indebolirà», ha aggiunto. In un momento in cui gli aiuti aggiuntivi americani, cruciali per Kiev, sono ancora bloccati al Congresso, Macron ha invitato l'Europa a un impegno "collettivo" contro la Russia.
Secondo l'Eliseo, che ha criticato le manovre "intimidatorie" della Russia, nel corso dell'incontro si parlerà dell'aumento degli attacchi informatici da parte di una Russia "sempre più aggressiva". L'obiettivo è "rimobilitare ed esaminare tutti i mezzi per sostenere efficacemente l'Ucraina", ha indicato l'Eliseo, in un momento in cui Kiev, priva di armi e munizioni, si trova in una situazione molto difficile con la Russia. «Si tratta di contraddire l'impressione che le cose stiano andando a rotoli, ribadendo che non siamo stanchi e che siamo determinati a fermare l'aggressione russa. Vogliamo inviare un chiaro messaggio a Putin: non prevarrà in Ucraina», ha insistito la presidenza francese. «Non siamo né rassegnati né disfattisti», «non ci sarà alcuna vittoria della Russia in Ucraina». I partecipanti, insomma, esamineranno le modalità per "fare meglio e in modo più deciso", mentre Kiev ha affermato ieri che metà delle armi occidentali promesse saranno consegnate in ritardo. «Tutti stanno facendo tutto il possibile quando si tratta di consegnare armi. Dobbiamo poter fare meglio tutti insieme, ciascuno secondo le nostre capacità», ha precisato su questo punto la presidenza francese, mentre alcuni europei, in particolare Parigi e Berlino, sottolineano più o meno apertamente di non fare abbastanza.
Al via la protesta dei trattori a Bruxelles, quartiere Ue in tilt
È iniziata alle prime luce dell'alba la nuova protesta degli agricoltori a Bruxelles. Centinaia di trattori stanno bloccando diverse strade della città, in particolare in prossimità del quartiere europeo, dove si tiene la riunione dei ministri dell'Agricoltura dei 27. Gli agricoltori, arrivati da diversi Paesi d'Europa per protestare contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, hanno bloccato rue de la Loi, in direzione dell'Europa Building dove si terrà la riunione dei ministri. Molte le esplosioni di petardi. Diversi tunnel chiusi: Reyers-Centre, Tervueren, Cinquantenaire e Loi. Chiuse anche le metro Schuman e Maelbeek. I trattori sono arrivati a Bruxelles nel corso della notte. Gli idranti della polizia sono entrati in azione per spegnere i roghi accesi con dei copertoni dagli agricoltori. I mezzi della polizia sono entrati in azione a poche decine di metri dalle sedi della Commissione europea e del Consiglio.
Zagrebelsky: «I regimi autoritari partono dalla repressione delle strade»
«Questo proliferare di cariche e manganelli, questo clima di repressione per ora tiepida, diffondono un senso di insicurezza. Ma così si comprime un diritto, si diffonde una cattiva aria. Il diritto a manifestare è il primo a essere colpito nei regimi autoritari. In Russia, in Afghanistan, in Iran, in certi regimi islamici, nei Paesi golpisti del Sud America, la prima repressione si fa nelle strade». Così a Repubblica il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Rispetto all'intervento di Mattarella «non ricordo un precedente tanto netto. Non è un caso di moral suasion, è una presa di posizione ufficiale che, per quel che vale, ha la mia condivisione totale. Mi sarei aspettato che le prime reazioni indirizzate a ricordare i limiti e la funzione della polizia, venissero dal governo, dalla presidente del Consiglio e dai due ministri più strettamente coinvolti, Nordio e Piantedosi. Brutto segno che abbia dovuto ricordarglielo il presidente della Repubblica. Mi pare che vari ministri non conoscano la Costituzione e neanche certi prefetti e questori». «È sotto il fascismo che occorreva l'autorizzazione dell'autorità pubblica - aggiunge - la nostra Costituzione non prevede alcuna autorizzazione: delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato semplicemente un preavviso alle autorità». È ancora convinto che la riforma del premierato di Meloni voglia portarci verso il modello Orbán? «Quella riforma costituzionalizzerebbe un'idea di democrazia del vincitore e del vinto - dice ancora - Il vincitore si può facilmente considerare abilitato a usare tutti gli strumenti della vittoria. Quale più classico del manganello?».
Tajani: «Il presidente Mattarella libero di esprimere le sue idee ma non vanno strumentalizzate»
«Il presidente della Repubblica può dire ciò che vuole, è libero di esprimere le proprie idee. Se ha condannato gli errori commessi da alcuni poliziotti ha avuto ragione a farlo. Ma non bisogna strumentalizzare le parole del presidente. Ripeto, c'è un tentativo da parte della sinistra di strumentalizzare un fatto che riguarda poche persone, pochi poliziotti, e trasformarlo in un fatto politico come se questa vicenda riguardasse tutte le forze dell'ordine e il governo». Ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a radio 24.
I familiari delle vittime di Cutro faranno causa civile contro Governo
Le famiglie di vittime del naufragio di Steccato di Cutro ed alcuni superstiti faranno una causa civile risarcitoria nei confronti del governo per omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia. Lo ha annunciato uno dei familiari nel corso di una conferenza stampa a Crotone. Il ricorso, ha spiegato l'avvocato Stefano Bertone, che insieme ai colleghi Marco Bova e Enrico Calabrese assiste una cinquantina di famiglie e alcuni superstiti, sarà presentato una volta conclusa l'inchiesta penale coordinata dalla Procura di Crotone e riguarderà la presidenza del Consiglio ed i ministeri degli Interni e dell'Economia.