L'Aia, vandalizzato lo showroom Tesla con svastiche e accuse a Musk: "Fascista!"
In Europa si moltiplicano le proteste contro il miliardario, vicinissimo a Trump e diventato un simbolo per la destra mondiale
È stato imbrattato uno showroom Tesla nella città dell’Aia, nei Paesi Bassi, con svastiche e slogan antifascisti. L'episodio è avvenuto nella serata di sabato 2 febbraio e la polizia olandese ha avviato un'indagine per risalire ai responsabili. Le scritte, tra cui "No ai nazisti" e "Fascista, fottiti", sembrano un chiaro atto di protesta contro Elon Musk, proprietario della casa automobilistica. Il miliardario, vicinissimo a Donald Trump nella campagna elettorale e, adesso, nell'amministrazione americana, è diventato un simbolo per la destra mondiale.
Un netto calo di popolarità
L'episodio dell’Aia non è un caso isolato: la scorsa settimana, a Berlino, attivisti politici hanno proiettato sulla fabbrica Tesla, situata nei pressi della capitale tedesca, un’immagine di Musk con il braccio teso e la scritta "Heil". Anche su questo caso la polizia ha aperto un'inchiesta. Sui social sono tornate a spopolare le immagini di proprietari di Tesla che prendono le distanze dall’imprenditore sudafricano. Adesivi con scritte come "Ho comprato questa macchina prima di sapere che Elon fosse un pazzo" o "Mi piace l’auto, non il Ceo" sono comparsi su molte vetture. Nel 2024, le nuove immatricolazioni di Tesla in Europa sono diminuite di almeno il 13%, un dato che alcuni analisti collegano alla crescente polarizzazione attorno alla figura di Musk e alle sue posizioni politiche.
La risposta di Musk
Nonostante le polemiche, Musk non sembra intenzionato a frenare le proprie dichiarazioni. Il magnate ha anche espresso il suo sostegno al partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), intervistando la leader Alice Weidel sulla sua piattaforma social in vista delle elezioni nazionali tedesche del 23 febbraio. Molto controversa la sua dichiarazione, rilasciata poco prima del Giorno della Memoria, in cui ha invitato i tedeschi a "dimenticare i sensi di colpa del passato".
Dal Maga al Mega
L’imprenditore, già accusato più volte di indebita interferenza politica, ha recentemente lanciato un’altra iniziativa dal tono marcatamente sovranista: "Cittadini d'Europa, unitevi al movimento Mega, Make Europe Great Again". Un progetto che ricorda il tentativo, mai decollato di Steve Bannon di costituire un'internazionale sovranista durante il primo mandato di Trump.