L'evoluzione del tamagochi è un cucciolo di dinosauro che necessita di educazione e coccole. Un gioco che stabilisce un nuovo tipo di familiarità ludica con le macchine, in cui il piacere e la dipendenza sono intrecciati
Pleo è un dinosauro robot nato per dilettare i piccoli e incuriosire i grandi.
Il giocattolo prodotto dalla società Ugobe, è il primo esemplare di 'forme di vita' a disposizione del consumo di massa. Ha l'aspetto di un cucciolo di camarasauro, dotato di videocamera, microfoni, udito, sensori tattili e altri dispositivi tecnologici degni di un robot sperimentale. Rappresenta l'evoluzione del Tamagotchi: necessita di una scrupolosa educazione e di coccole per crescere in modo sano.
La sua identità può essere aggiornata con il download di 'caratteri' nel sito Web dell'azienda.
La tecnologia riesuma così una forma di vita estinta e la sostituisce all'animale domestico, riproducendo di quest'ultimo solo gli aspetti più virtuosi, sotto forma di un giocattolo vivente dalla sensibilità acuta, le emozioni multiple e il bisogno di cura e calore umani.
Philip Dick immaginava nelle sue visioni fantascientifiche un mondo dominato da robot in grado di emanciparsi dai loro inventori. Pleo mantiene invece un profilo mansueto.
Non è tuttavia qui chiaro il punto in cui finisce la distrazione e inizia il dovere dell'utente: anzi è proprio tale confusione, insieme con la natura ibrida del robot tra l'organicità e l'inorganicità, tra la vita e la non vita, a eccitare l'immaginario infantile. Come tutti i giochi, va preso sul serio, perché si insinua nel nostro orizzonte mentale e riconfigura le abitudini e gli orizzonti della nostra cultura, stabilendo un nuovo tipo di familiarità ludica con le macchine, in cui il piacere e la dipendenza sono strettamente intrecciati.