Rosy Bindi vince la sfida a Reggio Calabria mentre il 'renziano' Gorgio Gori è tradito a Bergamo con un misero 12 per cento. Già ai seggi 400 mila elettori. Tra i successi anche l'ex ministro Damiano, Pippo Civati e Barbara Pollastrini. Questi  i dati più significativi della prima giornata delle parlamentarie

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La Rottamazione è già finita. E' questo il verdetto della prima giornata delle primarie per la selezione dei parlamentari del Partito Democratico.

Infatti, Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea del PD, supera l'ostacolo della consultazione ai gazebo, vincendo la sua sfida a Reggio Calabria. Invece, il "renziano" Giorgio Gori viene tradito dalla sua Bergamo. L'ex direttore di Canale 5, i cui rapporti con il sindaco di Firenze negli ultimi mesi si sono in realtà un po' deteriorati, arriva solo quarto, con uno striminzito 12%.

Sono questi, forse, i dati più significativi della prima giornata delle parlamentarie del PD.

Infatti, la competizione tutta interna al Partito Democratico è divisa in due giornate. In alcune regioni si è votato sabato 29 (Piemonte, Liguria, Lombardia, Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Calabri), in altre si vota domenica 30.

A trionfare, in realtà, sono soprattutto gli esponenti democratici più legati ai territori, dai consiglieri regionali, agli amministratori locali, senza dimenticare segretari regionali e provinciali del partito. Lo spoglio, inoltre, sembra premiare anche una nuova generazione, i cosiddetti trenta-quarantenni, anche se non manca la riconferma di qualche storico “big”.

Chi può brindare è certamente Giuseppe Civati, ex consigliere regionale, che approda a Roma risultando il più votato nel suo collegio di Monza. In Lombardia, dove hanno votato circa 100mila persone, è rilevante il successo di questa nuova leva di dirigenti. A Lecco vince la 27enne Veronica Tentori, la 37enne Alan Ferrari a Pavia e Chiara Braga a Como. E' comunque l'ex ministro  Barbara Pollastrini la candidata più votata a Milano e provincia. L'ex ministro ha avuto 4527 voti. E' una donna anche la seconda nella lista ed è Lia Quartapelle con 4344 voti. Più bassi i consensi raccolti dai candidati uomini: Matteo Mauri ha avuto 3921 voti, Franco Mirabelli 3747, Emanuele Fiano 3739, Francesco Laforgia 3694.

A Torino ottima affermazione per l'ex ministro Cesare Damiano, che è il più votato sotto la Mole, spicca l'affermazione della giovane Francesca Bonomo, 28 anni, candidata proposta dai Giovani Democratici, che con i suoi 3.829 voti ha superato figure di spicco come parlamentari uscenti e amministratori di lungo corso.

In Liguria trionfo per il deputato uscente Mario Tullo, seguito dal segretario regionale Lorenzo Basso. Verso la riconferma alla Camera Roberta Pinotti. A Imperia la spunta a sorpresa Donatella Albano, ex consigliere comunale a Bordighera, che denunciò le infiltrazioni della criminalità organizzata in Comune.

Centomila persone si sono presentate ai seggi anche in Campania, dove ha ottenuto un  buon risultato e la riconferma Pina Picerno, mentre ottiene un vero e proprio boom il consigliere regionale Antonio Amato, dell'ex sindaco di Portici Enzo Cuomo e del deputato uscente Salvatore Piccolo. Infine, successo per Andrea Orlando, membro di segreteria del PD, a La Spezia.