
SEGNI VARIEGATI Quest’anno il ventaglio ha preso un’altra piega, è il caso di dire. Va acquistando variegati significati, è diventato simbolo, più che di sventolamento, di scudo e paravento, oltre che segno di una gamma di eventualità sul futuro del governo e del Paese .
Sulla manovra d’autunno, per esempio – ci sarà, come sarà? – il ventaglio di possibilità è alla sua massima apertura. Sulla trasformazione del Senato gli emendamenti si allargano a ventaglio come anche il giudizio sulla riforma: colpi di Stato o colpi di P2 secondo le grida ?di Grillo? Colpi della strega, no?
COLLE RECORD La consegna del ventaglio a Giorgio Napolitano, recordman del ramo (ne ha collezionati dieci, nove al Quirinale e uno da presidente dalla Camera) era attesissima. Per forza. Tutti a drizzare le orecchie come Dumbo quando nel discorso ha sparato a zero sulle accuse di deriva autoritaria e dopo l’esortazione a «non fate sterili previsioni» ha fatto intuire secondo molti di voler lasciare dopo il semestre di presidenza.
QUESTION TRIS Sulla partita europea ?ha glissato con eleganza da par suo. ?Al brindisi da zero spending alcuni giornalisti si sono reciprocamente interrogati su tre questioni fondamentali: cosa si è capito dall’intervento? ?Il presidente lascia il 31 dicembre o in primavera? Chi condurrà Ballarò?
STANZE UE A proposito ?di questione europea, sulla faccenda il ventaglio istituzionale delle probabilità si allarga come un ventilatore. Nel vertice del 30 agosto porteremo a casa un Alto rappresentante per la politica estera o un commissario? E sarà un commissario ricco o nullatenente? Per non parlare dei nomi:. Enrico Letta entra e esce dalla rosa; Massimo D’Alema entra e esce dalle stanze giuste, quelle di Jean-Claude Juncker, quelle di Matteo Renzi, e in questo momento guai a chi gli tocca il premier; ogni tanto riciccia Paolo De Castro, più tecnico di lui in agricoltura non si può. Mentre il presidente del Consiglio nell’intervista ad Alan Friedman sembrava quasi che non avesse mai proposto un nome. Mogherini chi?
GRASSO NEL TOPOS Un ventaglio è stato portato come di consueto al presidente del Senato, Pietro Grasso. Palazzo Madama: il centro dell’arena, la plaza de toros, il topos della riforma. E così la consegna del ventaglio è diventata per Grasso lo scudo per difendersi dalle critiche di aver accettato il voto segreto su alcuni emendamenti e di aver applicato la “tagliola” sugli interventi ?in aula. «Sono imparziale», ha detto e ?in effetti da ex magistrato nessuno può giudicarsi meglio di lui.
DONI DA AFA A questo punto qualcuno ?si domanderà, giustamente: ma perché ?il ventaglio? La tradizione affonda a fine Ottocento, quando l’afa di luglio incombeva sulla Camera e l’allora presidente, Giuseppe Zanardelli, massone del Grande Oriente d’Italia, dichiarò d’invidiare i giornalisti dotati di ventagli. Ma ora a luglio fa freddo e soffiano i venti, anzi i ventagli, di guerra, da noi e altrove.