Da 'Irs' a 'Swaption', i termini che servono per capire cosa sono e che rischi pongono questi strumenti finanziari

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Derivati Sono strumenti finanziari che impegnano le parti a scambiarsi (a date e condizioni prestabilite) flussi di denaro, determinati dal variare di altre variabili di mercato. Possono servire per coprire chi li sottoscrive dai rischi, ad esempio, di un andamento negativo dei tassi d’interesse o di una valuta oppure, al contrario, per speculare.

Irs Interest Rate Swap: è un contratto che impegna le parti a scambiarsi, sulla base di un nozionale di riferimento, flussi periodici di pagamenti. L’Irs standard è quello in cui la prima parte paga un tasso fisso e riceve dalla seconda un tasso variabile. Se il variabile è più alto del fisso, ci guadagna la prima, se è più basso, la seconda. In febbraio il Tesoro ha detto di aver stipulato per un nozionale di 102 miliardi quelli che ha chiamato “Irs di duration”, in cui paga un tasso fisso e riceve un variabile, serviti  per allungare la durata del debito di circa 80 giorni. Ai valori di mercato di allora le perdite su questi Irs erano stimate in 33 miliardi.

Swaption È un’opzione venduta dal Tesoro che, in una data futura, dà alle banche acquirenti la facoltà di stipulare uno swap con lo Stato per il quale sono prefissati nozionale, tasso e durata. A febbraio il Tesoro vi aveva perdite potenziali per 9 miliardi.
Speculazioni
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5/11/2015

Upfront È il premio alla stipula, ovvero il pagamento iniziale che una delle due parti incassa subito per entrare nel contratto. Il Tesoro lo ha incassato ad esempio vendendo le swaption, che di fatto hanno permesso alle banche acquirenti di coprirsi dai rischi futuri di oscillazione dei tassi.

Mark to market È il valore attuale dei flussi di cassa futuri di un derivato, calcolato sulla base dei dati correnti di mercato. A marzo quello sui derivati del Tesoro ha toccato il picco negativo di 45 miliardi (Eurostat), a giugno era sceso a 32,4 miliardi. Gli analisti legano il calo all’anomalo e non duraturo rialzo dei tassi swap nel periodo e si aspettano per settembre un nuovo aumento del “mark to market” negativo.

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