Maria Rachele Ciccarelli è una ragazza che studia ragioneria negli anni della guerra. Nel suo diario confessa un antifascismo prima timido, poi sempre più convinto. Malata, nei giorni della Liberazione è ricoverata in sanatorio, da dove raccoglie e commenta notizie straordinarie che la lasciano incredula

25-26 aprile
giornate che nella vita non si dimenticano. La liberazione di Milano e tutta la valle padana a mezzo dei Patriotti italiani e specialmente dei Garibaldini (il riferimento è alle Brigate Garibaldi, ndr). La fine dei fascisti nazisti è venuta. A Milano i Repubblicani non hanno fatto nessuna resistenza eccetto in certi punti la fanno ancora.

Liberi. Cosa vuol dire per noi liberi. Mi sembra impossibile.

Non più la carogna repubblicana alle coste. Anche qui in sanatorio è avvenuta la liberazione. Tutti coloro che faceva del male ai nostri dottori sono stati arrestati. Che orgoglio vedere quei bravi ragazzi forti e coraggiosi. Non ho parole per esprimere la mia felicità, forse domani cercherò.

29 aprile
Gli eventi si succedono uno dietro a l’altro. Gli angloamericani sono a Milano. Ormai tutta l’Italia settentrionale è stata liberata. A Milano una buona parte dei nazifascisti sono stati giustiziati dal popolo. Mussolini, Pavolini (Alessandro Pavolini, ministro della Cultura Popolare e segretario del Partito Fascista Repubblicano, Ndr) Vittorio Mussolini (il secondogenito del Duce e di Rachele Guidi che, però, è morto nel 1997, ndr) Farinacci (Roberto Farinacci, già segretario del Partito Nazionale Fascista, ndr) e tanti altri, anch’essi saranno giustiziati dal popolo.

Sono in ansia. Oggi è domenica e aspetto i miei ma a quanto pare non si vede arrivare nessun parente.


Maria Rachele Ciccarelli (Sandalo, SO, 1927)

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