
Domanda. Signor sindaco, dopo il taglio delle spese della politica come si può incidere su una situazione così tragica in un periodo di recessione?
«Per i debiti abbiamo diversi piani di rientro concordato con le banche. Li ripagheranno le società partecipate esposte, con ?il loro patrimonio di terreni ?e titoli azionari. La priorità ?è vendere i terreni. ?In subordine si penserà
alla cessione delle azioni».
Le banche non saranno contente. Che domanda ci può essere per un portafoglio di terreni e immobili sopravvalutati?
«Dipende. Gli asset dentro la città sono appetibili. Per gli altri bisognerà accettare valutazioni inferiori».
Fra i tanti progetti faraonici molti rischiano di non arrivare a completamento. Quali?
«Per la scuola Europea abbiamo dovuto rescindere il contratto con l’impresa (Coge-Unieco, ndr) perché non ce la faceva. Ma i lavori sono al 92 per cento. All’attivo abbiamo il completamento della stazione ferroviaria,
che non era scontato».
Sulla programmazione del Regio, un teatro di tradizione, la giunta ?è stata attaccata. Il Regio è destinato a diventare ?un teatro di ospitalità?
«Le difficoltà del Regio per come sono dipinte non sono reali. Chi ci critica spesso non va a teatro. Certo, una volta il Regio aveva 16-17 milioni di budget e ora ne ha 9. Ma produce solo un’opera in meno e abbiamo dimezzato 11 milioni di debiti. L’anno prossimo avremo una stagione molto ricca e contiamo di tornare alla programmazione estiva».
Come risponde agli attacchi sui tagli al welfare e sulla gestione degli asili con la cooperativa Proges, molto legata all’amministrazione ?di centrodestra?
«C’è l’aspettativa di soddisfare il 100 per cento delle richieste che in questo momento non è possibile esaudire né a Parma, né a Bologna, né a Firenze. Sulle coop di servizi, qui ce ne sono due molto grandi. Sono Aurora Domus ?e Proges, una coop bianca e una rossa, per usare la terminologia anni Novanta. La Proges lavora anche a Torino e a Trento, è stata scelta per bando pubblico e fornisce servizi di eccellenza».
Il futuro politico di Pizzarotti sarà con Grillo ?o con il Pd?
«Con il Pd abbiamo rapporti conflittuali in Comune e migliori a livello provinciale e regionale. All’inizio attaccare la giunta di Parma significava attaccare tutto ?il M5S. Oggi sento un distacco ingiustificato ?da parte dei miei vertici nazionali che non raccontano quello che facciamo. Non ho contatti con loro da mesi e non ?ho partecipato all’ultima manifestazione. Forse non ?è chiara la differenza fra essere opposizione e governare in un contesto dove si deve lavorare con tutti. Vale per l’Emilia ?e vale per l’Italia».