Attualità
21 dicembre, 2010

Il mistero di Lady Facebook

Chi è, nella realtà, la ragazza che dando il due di picche a Mark Zuckerberg ha fatto nascere il social network più famoso del mondo? La risposta, forse, è proprio su Facebook

Appena nominato uomo dell'anno dalla rivista "Time", ha un patrimonio personale che alla fine del 2010 sta superando i 7 miliardi di dollari el'azienda da lui fondata, Facebook, è oggi considerata il potere più forte di Internet insieme a Google. Eppure Mark Zuckerberg ha paura. Di chi? Di una ragazza, naturalmente.

E' quello che appare se, navigando proprio su Facebook, arrivate alla pagina personale di Erica Albright. Chi è? E' la giovane donna che nel film “The social network” si vede nella prima scena: i due litigano, lei gli rifila un bel due di picche e lui furioso darà il via a quella notte di hackeraggio irresponsabile da cui, un po' per caso, poi nascerà Facebook.

Il personaggio di Erica riappare anche alla fine del film: quando, ormai miliardario e celeberrimo, Zuckerberg tenta invano di ottenere l'amicizia proprio su Facebook della ragazza da cui tutto era partito.

In effetti, Erica Albright su Facebook c'è e, stando alle foto che ha messo sul suo profilo, non sembra fisicamente molto diversa dall'attrice che l'ha impersonata nel film. Le cose più interessanti tuttavia si scoprono leggendo quello che la ex di Zuckerberg ha scritto in questi giorni sulla sua bacheca. Ad esempio: «Sono stata appena informata dal mio direttore che ho ricevuto una lettera dagli avvocati per conto di Mark Zuckerberg. Mi hanno richiesto un incontro con il mio legale, hanno un decreto ingiuntivo con il quale vogliono chiedermi di non trattare in pubblico nessuna informazione riguardante la vita privata di Mark, altrimenti dovranno procedere per vie legali. Ma che razza di scherzo è questo? Confesso di non averlo mai fatto ma credo che dovrò cominciare a farlo!». E aggiunge per niente intimorita: «Mark Zuckerberg is a bitch». Non proprio un complimento.

Erica, che su Facebook si definisce “venticinquenne di Boston, di simpatie politiche di sinistra”, da quando è uscito il film è diventata famosa. Nel giro di pochi mesi è passata da 50 amici ai mille di fine ottobre, e ora ha toccato il tetto dei cinquemila. E' tempestata da richieste da tutto il mondo, persino da persone che lavorano a Facebook, che vogliono sapere qualcosa sul suo ex boy friend. In principio la Albright ha provato ad arenare la marea di messaggi, sempre con tono ironico, «Mark, non voglio fare la stronza ma dovrei prendermi un mese per rispondere a tutti i messaggi che ricevo con domande su di te!». Poi ha deciso di fare da ponte ad alcune richieste, soprattutto di aiuto sociale e di fondi, in occasione di un pranzo che dice di aver fatto con lui a Los Angeles.

Ma è sulla competizione, nervo scoperto di Zuckerberg, che Erica punge spesso: «Ho appena superato un milione di di visitatori unici nel mio sito EricaAlbright.com (in soli 20 giorni): è divertente che Mark pensasse di essere un fico quando ha raggiunto le 22 mila visite! Chi vuole mettersi in affari con me? Possiamo trasformare il mio sito in qualcosa di più fico di Facebook? Scrivetemi!».

Dopo «tre anni di vita da single» - lo dice lei - Erica si è fidanzata con tale Dave Desvousges, l'intestatario del sito Ericaalbright.com, che però da qualche giorno non è più visibile. I complottisti ovviamente insinuano che dietro la sparizione ci sia lo zampino del perfido Zuckerberg.

Il tutto, però, va preso con la diffidenza necessaria ogni volta che ci si avvicina ai profili e alle pagine sul Web. Chi può provare che la Erica Albright presente su Facebook sia veramente la ex di Zuckerberg di cui parla il film? Anzi: c'è chi dice che Erica Albright sia un nome di comodo inventato dal regista del film per difendere la privacy della ragazza, e che la vera Erica si chiami in realtà Jessica Alona. Qualcuno sostiene che Erica invece si chiama propro così, ma che il regista ne avrebbe cambiato il cognome: quello vero sarebbe Bern-Cohen: ebrea, sposata, insegnante.

La Erica Albright su Facebook, ovviamente, smentisce tutto, conferma la sua identità e il suo burrascoso passato con Zuckerberg. In fondo, essere all'origine del social network più famoso del mondo non è una cosa a cui si rinuncia tanto facilmente.

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