Attualità
26 marzo, 2012

Parcheggi dell'amore, è boom

Si diffondono in tutta Italia le aree custodite dove le coppie possono appartarsi in auto: dai tre ai cinque euro l'ora, privacy garantita, distributori automatici di preservativi e bibite. I clienti? Soprattutto ragazzi, ma anche coppie clandestine e coniugi 'regolari' in fuga dai figli

Periferia di Crema, una quarantina di chilometri a sud di Milano. Percorrendo la statale Paullese, poco dopo il ponte sull'Adda, si arriva a Bagnolo Cremasco, un paese di cinquemila abitanti.

Lungo la strada trafficata che costeggia la zona industriale, tra fabbriche e cantieri, ecco spiccare l'insegna luminosa del "Luna Parking". Nessuna giostra colorata, né pesca di pupazzi: qui si fa l'amore in sicurezza per cinque euro l'ora.

L'aspetto è a tutti gli effetti quello di un parcheggio: si ritira il ticket, si sceglie un posto libero tra uno dei 38 box a disposizione e si abbassa la tenda dietro di sé, in modo da nascondere la vettura e i suoi passeggeri.

Sono le 7 di sera, il buio inizia a calare e le saracinesche a scendere. Continueranno ad abbassarsi e ad alzarsi per tutta la sera, in un via vai silenzioso di auto posteggiate per 15 minuti, un'ora o anche tutta la notte. Il parcheggio è scoperto, così gli amanti chiusi dentro i loro box possono guardare le stelle.

Noi siamo appostati assieme a loro, confondendoci tra le coppiette che decidono di pagare per dedicarsi un'ora d'amore fuori casa e lontano da occhi indiscreti. Si vedono sfilare giovani del posto, perlopiù neopatentati che non hanno la disponibilità di un'alcova privata, oppure coppie clandestine con signore coperte sino alle orecchie. È questo principalmente il target del love parking di Crema, simile ai pochi altri sorti in Italia in questi ultimi dieci anni: giovani tra i 18 e i 25 anni ma anche 'maturi'. I primi cercano di risparmiare sul costo di una camera ad ore. I secondi rincorrono l'ebrezza di un'avventura clandestina.

«Abbiamo anche diversi clienti fissi, che non disdegnano di scambiare quattro chiacchiere, dopo», racconta Marco Donarini, l'ideatore di questo parcheggio sui generis: «Come una coppia di San Donato, entrambi separati: venivano regolarmente fino qua per lasciare la casa libera ai figli».

Ma la sosta dell'amore non fa preferenze: «Ci sono molti ragazzini della zona che arrivano con la fidanzata e ci trascorrono anche tutta la notte», continua l'imprenditore cremasco, «altri che arrivano in tre o in quattro, coppie di uomini o anche anziani con l'amica». Certo, il drive-in forse non è il massimo del romanticismo ma costa meno di un motel (5 euro per un'ora, 8 euro per due e 10 all night long), è aperto 24 ore su 24 per ogni esigenza del giorno o della notte e ha servizi igienici a disposizione. Inoltre, la tenda calata salva gli avventori dall'accusa di atti osceni in luogo pubblico, mentre la videosorveglianza li mette al riparo da aggressioni e rapine. Insomma, una 'camporella' con tutte le tutele.

Dopo chiusure temporanee da parte del Comune, accampate con pretesti vari (ma anche veglie di preghiera anti lussuriosi promosse dall'allora parroco locale) il parcheggio dell'amore di Bagnolo Cremasco oggi funziona a gonfie vele. È quasi un'istituzione nella zona, tutti lo conoscono anche se pochi ammettono di averlo frequentato. Eppure qualcuno ci deve pur andare: «Dal 2010 al 2011 il lavoro è incrementato del 70 per cento», racconta il gestore della sosta hard, «oggi facciamo una media di 30 entrate al giorno».

Sicuramente il sesso in the box funziona. E se ne sono accorti in molti. Se Donarini ne è stato l'inventore i suoi imitatori sono spuntati lungo tutto lo Stivale, da Nord a Sud. Nei pressi dello stadio San Nicola di Bari è stato aperto il 'Lovely Park' dell'imprenditore Giuseppe Foggetti. Per il parco barese, stesso schema di quello lombardo: una cinquantina di box a cielo aperto, distributori di merendine e profilattici a disposizione, prezzo popolare (3 euro all'ora poi a scalare).

A Napoli il sesso in auto lo sponsorizza addirittura l'amministrazione comunale: nel quartiere Barra,sta sorgendo un love parking gestito dall'ente Napoli Park e promosso da Patrizio Gragnano, consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà della sesta municipalità. Gragnano si è fatto promotore di una delibera comunale che ha dato il via alla ricerca dell'area: «Qui abbiamo una decina di love park di fatto, quindi tanto valeva ufficializzarne uno e dargli un carattere pubblico: l'obiettivo è dare sicurezza ai tanti giovani che, complice anche la crisi economica, vogliono spazi d'intimità a basso prezzo e riparo dai numerosi atti di violenza», spiega. Anche i prezzi, assicura il consigliere di Sel, saranno 'politici': da 50 centesimi a 3 euro per una sveltina. «Ho avuto contro non solo il Pdl e il clero locale, ma anche diversi cattolici nel Pd e perfino nel mio stesso partito. Una delle obiezioni era che il parcheggio diventasse un luogo di perdizione: invece così governiamo un fenomeno già esistente, aggiungendovi una campagna per la contraccezione gratuita e una per la maternità consapevole».

Sulla stessa scia c'è Catania, dove un consigliere di municipalità, Giovanni La Magna, 27 anni, ha appena proposto di istituire un parcheggio dell'amore attrezzato in via dei Salesiani, in una zona dove le coppiette in auto si danno appuntamento già da decenni.

Da Sel alla Lega Nord, da Napoli a Bolzano. «Anche da noi serve un parcheggio dell'amore», sostiene Claudio Degasperi, consigliere comunale del Carroccio bolzanino. «Sostanzialmente è la presenza della Chiesa a impedire i love parking: non è tanto una posizione dettata da questioni di etica, ma di etichetta. Se facessimo un referendum nella laica Bolzano, dove comunque ci sono moltissimi cattolici, l'iniziativa passerebbe agevolmente». Degasperi descrive la crescita dei parcheggi dell'amore che, all'ombra degli archetipi del Belpaese, sfidano la morale consolidata: «Cremona e Bari hanno fatto da apripista: adesso ci sono e ci saranno love parking anche a Napoli, Pesaro e Savona. In quest'ultima c'è un sexy garage al costo di 31 euro per notte».

Secondo i dati raccolti dal Centro Studi Direct Line (una compagnia di assicurazioni auto on line), l'80 per cento degli intervistati è favorevole ad avere rapporti in auto (maschi 93 per cento, femmine 67). Gli under 25 preferiscono i sedili posteriori (42 per cento), i 35-45enni i sedili anteriori (44 per cento). E il 13 per cento degli intervistati tra i 25 ai 35 anni ama farlo sul cofano. Che in effetti ha il suo perché.

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