Tre anni fa il Cavaliere chiese e ottenne il sequestro delle foto scattate da Zappadu nel giardino di villa Certosa. Ora la sua Mondadori pubblica il topless della principessa e ne rivendica il diritto
Ci sono occasioni nelle quali il racconto dei fatti "nudi e crudi" valgono più di migliaia di parole e fiumi di opinioni.
Questa è una di quelle.
E’ l’estate del 2009, un fotografo sardo, Antonello Zappadu scatta con un teleobiettivo delle foto del premier indaffarato a trastullarsi con le baby-olgettine sul bordo della piscina di villa certosa.
Il Presidente del Consiglio in carica, sposato, con sulle gambe ragazzine in topless è ritenuta una notizia di interesse pubblico tanto in Italia che all’estero e, infatti, il quotidiano spagnolo El Pais, pubblica immediatamente le fotografie.
Per inciso, val la pena ricordare, che nei mesi successivi emergerà poi che quello immortalato dal fotografo sardo non era un episodio isolato della vita privata del premier ma un costume semi-pubblico ed illecito di quest’ultimo che gli sarebbe presto costato inchieste giudiziarie, scandali e, in una certa misura, la poltrona di Palazzo Chigi per "indegnità" oltre che incapacità a governare.
Ma torniamo ai fatti.
Il premier grida allo scandalo, alle foto rubate e ad una gravissima violazione della sua privacy ed i suoi avvocati sparano querele in ogni direzione e segnalazioni al Garante privacy. A distanza di pochi giorni, infatti, le foto vengono sequestrate a tutti i principali giornali italiani ed il garante privacy ne inibisce la pubblicazione.
La privacy è salva, secondo il Cavalier B.
Estate 2012 - sono passati solo tre anni - un fotografo immortala il principe della corona britannica e sua moglie, a bordo piscina, in topless, abbandonati a qualche momento di intimità domestica.
Mondadori, la casa editrice dell’ex Premier, si assicura a suon di centinaia di migliaia di euro gli scatti, li pubblica in Francia e ne promette l’imminente pubblicazione in italia in un’edizione speciale di uno dei suoi rotocalchi di Gossip.
La corona inglese trascina l’editore in Tribunale [n.d.r. la Sentenza è questione di ore] mentre la figlia del Cavalier B, Lady B., si affretta a dire che è tutto regolare, che la diffusione di quelle immagini risponde ad un interesse pubblico e che certo il padre non avrebbe potuto intervenire sulla linea editoriale della Mondadori.
I fatti parlano da soli.
Sembra appena il caso di aggiungere che, a differenza del Premier, la coppia inglese non ricopre incarichi di Governo ed è regolarmente sposata.
Caro Cavalier B., come in molti le hanno spesso ricordato, conta poco che Lei si sia miracolosamente salvato - peraltro non sempre - da condanne giuridicamente incompatibili con il ruolo di Premier di un Paese civile, la Sua vita è un’eterna contraddizione e negazione delle più elementari regole di etica politica.