Questi cittadini ci mostrano la strada dell'accoglienza e della solidarietà

Il Presidente del Senato, tra i primi firmatari dell'appello lanciato dall'Espresso: "E' necessario porre l'attenzione sulla drammatica condizione di chi sfida il mare per sfuggire alla povertà e alle guerre e, allo stesso tempo, su una comunità che è stata sconvolta dagli sbarchi, ma che non ha mai perso la propria umanità"

Ho sostenuto da subito la candidatura dell’isola di Lampedusa al Premio Nobel per la Pace 2014, proposta dall'Espresso dopo il tragico naufragio di un peschereccio carico di profughi che causò la morte di oltre 366 persone.

Sono convinto sia necessario porre l’attenzione sulla drammatica condizione di chi sfida il mare, tra mille difficoltà, per sfuggire alla povertà e alle guerre e, allo stesso tempo, di una comunità che è stata sconvolta dagli sbarchi ma che non ha mai perso la propria umanità.

Un’isola che da paradiso turistico si è vista in pochi anni trasformare in un centro di dolore e sofferenza.

E’ giusto rendere questo omaggio simbolico ai cittadini di Lampedusa che, con grandi sforzi, ci mostrano la strada dell’accoglienza e della solidarietà.

Per questi motivi accolgo con gioia la candidatura ufficiale dell’Isola di Lampedusa al Premio Nobel per la Pace, nella speranza che l’Unione Europea e la comunità internazionale si mobilitino per affrontare e risolvere definitivamente un’emergenza umanitaria inaccettabile.

* Presidente del Senato

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