«Si precisa che il Consiglio Comunale, con mozione 2015/0070 approvata il 5/10/2015 ha impegnato il Sindaco e la Giunta Comunale a vigilare affinché non venga introdotta e promossa la ‘teoria del gender’ e che venga al contempo rispettato il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità».
Così il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, ha argomentato - tramite il suo gabinetto - la decisione di negare una sala di Palazzo Moroni all’Arcigay, che aveva organizzato una presentazione dell’ultimo libro della filosofa e deputata del Pd Michela Marzano. “Papà, mamma e gender” - questo è il titolo del saggio - non è dunque gradito in sala Paladin.
E il sindaco non ha timore di rivendicare la censura: «L’iniziativa da voi promossa», scrive ancora il comune, «per la presentazione di un libro che avvalora ‘la teoria gender’, si pone in antitesi con l’indirizzo programmatico dell’Amministrazione Comunale su tale tematica».
Fortuna, dunque, che Marzano è attesa - sempre sabato 14 novembre, ma più tardi, alle 18 - anche da Libratì, la libreria delle donne di Padova, che ora invita tutti alla sua iniziativa: «Incontreremo la bravissima Michela Marzano. Parleremo di libertà, di amore e di rispetto, gli ingredienti indispensabili per costruire una società più giusta (altroché famiglia “naturale”)», scrivono sul loro sito, «comunque sia l’affannarsi di coloro che, appellandosi ad una fantomatica teoria del gender, tentano di frenare l’apertura verso le differenze, la legittimazione dell’amore in tutte le sue forme, la lotta contro gli sterotipi di genere, è inutile, si tratta di una lotta vana destinata al fallimento. Non basterà negare gli spazi pubblici, bandire libri dalle scuole, fare proclami per impedire un cambiamento che è già in atto nella nostra società. La libertà non si ferma. Che piaccia oppure no». Marzano, docente di filosofia morale della Sorbona di Parigi e anche collaboratrice di Repubblica, è così vittima di un nuovo caso di censura, fatta nel nome di una battaglia contro la fantomatica teoria gender, dopo le note crociate del sindaco di Venezia.
Proprio presentando il suo libro, in una recente apparizione televisiva, Marzano aveva così spiegato il mito della teoria gender: «C’è molta preoccupazione in giro, probabilmente perché c’è scarsa informazione o peggio disinformazione. In questi ultimi mesi è circolato moltissimo materiale messo in giro attraverso Facebook o Whatsapp, in cui si annunciava che si sarebbe presto insegnato ai bambini che potevano scegliere se essere maschi o femmine, o come praticare la masturbazione precoce, e così via». «Tutto questo non è vero», spiegava a Giovanni Floris, Marzano: «quando si parla di educazione di genere si tratta solo di aprire gli orizzonti dei bambini, lottare contro gli stereotipi sessisti o omofobi e cercare di fare in modo che diminuisca ad esempio il bullismo». Si tratta di spiegare, ad esempio, la differenza tra sesso, genere e orientamento sessuale, come fa benissimo Marzano, in questo video di La7.