
L’eliminazione del club biancoceleste ai preliminari di Champions ha ridotto ?a due le italiane in corsa (Juventus e Roma). Gli effetti sull’audience si sono fatti sentire. I dati Auditel dicono che, se si considerano le prime tre giornate del girone di qualificazione, la somma degli spettatori medi sulle due serate di martedì e mercoledì fra chiaro e pay è di 2,329 milioni. La stagione scorsa in condizioni simili (due italiane iscritte ai gironi e Napoli eliminato ai preliminari) ?e con una divisione delle partite fra Sky Italia e Mediaset la media era di 4,077 milioni.
Nel 2013-2014 gli spettatori tra free e pay erano stati 5,155 milioni, ?ma con una terza italiana ai gironi, il Milan.
È vero che Sky ha una platea di abbonati molto più vasta di Premium (4,688 milioni) ma agli sponsor che riempiono le casse dell’Uefa questo importa poco. Sono loro i più scontenti del netto calo di pubblico.
Per recuperare terreno Italia 1 e Italia 2 hanno trasmesso in chiaro cinque partite nei primi tre turni di quest’anno. Nei due anni precedenti l’accordo Sky-Mediaset prevedeva un solo match in chiaro per turno e con un club italiano in campo. Le cinque partite free di quest’anno hanno portato in tutto 8,2 milioni di spettatori. Le tre del 2014, 18,9 milioni.
A Cologno Monzese si dichiarano soddisfatti di queste cifre. Ma la classifica resta deficitaria. I nuovi abbonati di Premium, secondo le ultime rilevazioni (settembre 2015), sono 1,815 milioni con un incremento netto di 112 mila iscritti. A prezzo di listino (36 euro al mese) è un ricavo di 48 milioni di euro. Anche aggiungendo gli spot, ce ne vuole per arrivare a break even rispetto ai circa 230 milioni di euro che per tre anni Mediaset deve versare all’Uefa. A maggior ragione perché le offerte speciali (fino a 19 euro) portano il ricavo medio per abbonato molto più in basso, sotto i 300 euro all’anno.
Mediaset sta tentando di correggere il tiro in corso d’opera. L’esclusione delle italiane dalle trasmissioni in chiaro è rientrata una prima volta con Bate Borisov-Roma del 29 settembre (2,76 milioni di audience free contro i 7 milioni di Atlético-Juve dell’1 ottobre 2014) e una seconda volta mercoledì 4 novembre 2015 con Roma-Bayer.
Se per quest’anno il deficit è certo, la prossima stagione rischia di essere un incubo per due ragioni. All’inizio del 2017 ci sarà la gara per i diritti Champions del triennio 2018-2020 e bisognerà decidere quanto mettere sul piatto.
Inoltre, se si fa riferimento all’attuale classifica di serie A, la Champions league 2016-2017 potrebbe schierare Roma, Fiorentina e Napoli, ed escludere le tre regine del tifo: Juve, Milan e Inter.
A Mediaset rimarrebbe solo la stagione 2017-2018 per recuperare il passivo.