In un deposito piemontese la più grande concentrazione di tank del mondo. È la riserva di mezzi corazzati dell'Esercito, rimasta segreta finora. Adesso una parte sarà demolita, ma la maggioranza è in vendita (Foto di Giovanni Cocco per l'Espresso)

È il segreto meglio custodito della nostra Difesa. Tra le risaie del Vercellese, a pochi chilometri da Arborio, in una base dell'Esercito sono accatastati quasi 3000 mezzi corazzati. Lo rivela l'Espresso nel numero in edicola domani e su Espresso+. Contrariamente agli altri paesi occidentali, per quasi vent'anni l'Italia non si è liberata dei tank tolti dal servizio. Stando ai documenti sui trattati del disarmo internazionale nel 2012 l'Italia aveva a disposizione 1.173 carri armati e 3.071 cingolati da combattimento. Una cifra paurosa: gli inglesi hanno solo 270 tank, i francesi il doppio.

Adesso l'Esercito ha iniziato un piano di smantellamento e cessioni. Un migliaio di mezzi sono già stati demoliti o regalati a paesi amici. Gli altri sono quasi tutti nella base di Lenta (Vercelli), dove all'interno di un bosco c'è la più grande concentrazione di veicoli corazzati del mondo. Si tratta di 2700 tank Leopard, semoventi M-109, autoblindo Centauro, cingolati M-133 e Vcc-1. La maggioranza risale all'ultima fase della Guerra fredda, ma molti sono più recenti.
 

L’installazione piemontese è stata completamente ristrutturata, per rispettare l’ecologia. Ora stanno venendo demoliti 500 cingolati: dai rottami di ognuno l'Esercito ricaverà tra i 4 e i 6mila euro. Mentre circa 2300 tank hanno ancora capacità operative: ora sono in vendita a prezzi di saldo e hanno attirato l'interesse di diverse nazioni. Trattative avanzate sono in corso con il Pakistan e la Giordania. Con l'obiettivo di recuperare fondi per fare fronte alla spending review della Difesa.

Il reportage integrale su l'Espresso in edicola venerdì 20 marzo e da oggi su E+

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