NOTAZIONI A MARGINE su Criccalandia, mondo dove tutto è possibile sotto gli occhi di tutti e dove le cricche vengono a galla senza che nessun altro potere tocchi palla. Questa volta - l’ennesima - ?è il turno dell’inchiesta sulle Grandi Opere e sul ministero delle Infrastrutture, sfociata nell’arresto del super consulente Ercole Incalza e nelle dimissioni del ministro Maurizio Lupi. Al di là della vicenda principale su appalti, affari, collusioni miliardarie, le intercettazioni rivelano, ancora una volta, l’affresco grottesco-burlesco di una parte della classe dirigente del Paese.
A CRICCALANDIA CI SI SPOSA in una «cornice di ballerine vestite da farfalle» (matrimonio della figlia di Stefano Perotti, 25 miliardi di appalti in mano, uomo di fiducia di Incalza). Neanche al Moulin Rouge, neanche Berlusconi. Si va a cena (Incalza, Perotti e altri gentlemen) con Nicolò Pollari, ?ex capo dei Servizi ora in quiescenza, nominato ?in corner - anche lui, perché no? - consigliere presso la Villa Arzilla di Stato (il Consiglio di Stato) e dotato di autista e macchina blu. Con tanto ?di targa fantasma per l’Aci, segno di appartenenza al garage delle barbe finte, di cui Pollari, però, non dovrebbe più far parte (beato lui, niente multe).
IN FATTO DI REGALUCCI nel milieu delle cricche volano le banconote: 1.600 euro per una borsetta, 900 per un po’ di dolciumi, 10 mila per l’orologio da laurea di Lupi jr, 7 - 8 mila per quello destinato ?al segretario di Lupi sr. È una cuccagna anche dal punto di vista modaiolo. Gli abitanti di Criccalandia indossano gratis vestiti su misura (così figlio e segretario del solito Lupi), tagliati da Vincenzo Barbato, maison non a Savile Row (Londra) ma a Gioi (Cilento), sarto anche di Marco Milanese, che appartiene però a un’altra Cricca. L’astuzia per depistare eventuali intercettazioni è tragicomica. Per alludere all’entourage di Lupi si ulula:?«Quelli che stanno con uuuuuuuuuuh!». Un altro protagonista del giro è Francesco Cavallo «Iiiiiiiih!».