A oggi Trenitalia si ferma nella piccola stazione di Ferrandina, a circa trenta chilometri dal capoluogo lucano. E la città dei Sassi rischia di rimanere priva delle opere infrastrutturali necessarie all’afflusso dei turisti.
Mancano 780 giorni all’inaugurazione di Matera capitale della Cultura per il 2019 e la città lucana rischia di rimanere priva delle opere infrastrutturali necessarie all’afflusso dei turisti. Se ne sono accorti anche in Parlamento, dove il deputato di Forza Italia Cosimo Latronico prima ha presentato un’interrogazione per sollecitare il governo a fare qualcosa e poi ha sottoscritto insieme ad altri colleghi lucani un emendamento alla legge di stabilità che stanzia 42 milioni di euro fino al 2018 e 42 milioni annui, dal 2019 al 2022, per completare i collegamenti ferroviari con la città dei Sassi.
Come a voler dimostrare che difficilmente si arriverà alla chiusura del cantiere in tempo per l’inaugurazione della manifestazione.
Oggi infatti Trenitalia si ferma nella piccola stazione di Ferrandina, a circa trenta chilometri dal capoluogo lucano. Inoltre, la manifestazione ha un piano finanziario di 565 milioni, ma di questi ne sono arrivati appena 28 dal ministero della Cultura e 25 dalla Regione, che appaiono davvero poca cosa se paragonati ai 2 miliardi spesi per Expo 2015. Di questo passo Matera rischia di restare difficilmente raggiungibile dai turisti.