Il Parlamento ha introdotto il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali. Spieghiamo la legge punto per punto: quando scatta il carcere, in quali casi è prevista la revoca della patente e le pene

Quando è previsto il carcere?
Il reato di omicidio stradale è legge. Il Senato ha approvato definitivamente il testo che inasprisce le pene. Ecco la principale novità: chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza alcolica grave (con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro) o sotto l’effetto di droghe rischia adesso dagli 8 ai 12 anni di carcere. E se il conducente si è dato anche alla fuga allora è condannabile fino a 20 anni di reclusione.
Invece può essere punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’automobilista il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può, però, ulteriormente aumentare della metà se a morire è più di una persona: in questo caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.

Quando scatta l’arresto?
La normativa stabilisce anche l’arresto obbligatorio in flagranza di chi provoca un incidente mortale perché sotto effetto di alcol e droga. Invece le manette non scattano se il conducente si ferma e presta soccorso a coloro che hanno subìto danni, mettendosi poi a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, e dall'incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose.

Cosa cambia per i conducenti di mezzi pesanti?
L’ipotesi più grave di omicidio stradale e di lesioni si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.

Cosa non è cambiato?
La pena da 2 a 7 anni di carcere nell’ipotesi base, ossia quando la morte di una persona sia stata violando il codice della strada.

La revoca della patente per chi?
In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. La nuova sarà conseguibile solo dopo 15 anni in caso di omicidio o dopo 5 anni per lesioni personali stradali. Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Il testo a breve sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore.

Chi ha votato a favore e chi contro?
La legge ha ottenuto al Senato, in ultima lettura, 149 voti favorevoli, 3 contrari e i 15 astenuti (Denis Verdini insieme ai suoi senatori di Ala). I 5 Stelle, Forza Italia e Lega hanno abbandonato l’Aula per non partecipare al voto come forma di protesta sul voto di fiducia posto dall'esecutivo. I verdiniani però, restando sullo scranno anche senza votare, hanno contribuito a non far mancare il numero legale (149). Il Movimento 5 stelle ha dichiarato che “sarebbe stato pronto a votare favorevolmente anche al Senato, ma tramite iter parlamentare, come da Costituzione, e non con il solito voto di fiducia al governo”. Anche Forza Italia e Lega hanno deciso di lasciare l’Aula come protesta contro “il dittatore”.

Perché Giovanardi ha votato contro?
Tra i contrari alla nuova norma anche il senatore Carlo Giovanardi di Gal che ha dichiarato: “Questa legge è una follia. Andava modificata, perché ci andrà di mezzo, finendo in carcere, anche la mamma che guida, senza essere sotto effetto di alcol e droga, nella nebbia a trenta km all’ora e finisce per investire una persona a bordo di una moto”.Il testo stabilisce l’arresto obbligatorio in flagranza di chi, anche sobrio, provoca un incidente mortale.

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