Dichiaratamente omosessuale, sieropositivo e sposato con un uomo, Ludovic-Mohamed Zahed ha creato a Parigi la prima moschea inclusiva di Francia. E dichiara: "Non è una questione di Islam, è una questione politica di repressione delle minoranze e di individuazione del nemico"

“Il problema non è quello che dice il Corano o quello che impone Daesh. Il problema è la visione che si ha del mondo: se se ne ha una fascisteggiante e intollerante, di conseguenza si avranno anche atteggiamenti violenti e repressivi. E se a tutto questo si somma un forte squilibrio mentale, come in questo caso, unito all'accesso alle armi, succedono stragi come quella di Orlando”.

A parlare così è Ludovic-Mohamed Zahed, uno degli Imam più celebri di Francia: dichiaratamente omosessuale, sieropositivo e sposato con un uomo, ha creato a Parigi la prima moschea inclusiva di Francia, in cui sono bene accetti tutti i fedeli lgbt. Da anni si impegna perché l’omofobia non venga scambiata per uno dei precetti dell’Islam e per far sì che le stragi omofobe come quella di Orlando non siano giustificate in nome del Corano.

L’attentatore di Orlando, a quanto sembra, era musulmano e secondo il padre ha agito dopo aver visto due uomini che si baciavano. Difficile non trovare un legame tra le due cose…
L’omofobia non trova spazio nel Corano. Piuttosto abita nei regimi repressivi e dittatoriali, a ogni latitudine, dall’Arabia fino alla Cina o a Cuba. Non è una questione di Islam, è una questione politica di repressione delle minoranze e di individuazione del nemico. Che si tratti di minoranze sessuali o religiose cambia poco, anche perché la storia insegna che spesso chi si accanisce contro una, lo fa anche contro l’altra.

Eppure la condanna dell’omosessualità è ferma nei paesi arabi…
Sì, ma per una questione politica, non religiosa. Il Corano non condanna esplicitamente l’omosessualità, basti pensare che nel passo in cui si parla di Sodoma e Gomorra, tra i vari peccati commessi dagli abitanti delle due città non si cita la sodomia: eppure se ne parla per 70 versetti, certo lo spazio non mancava. Gli abitanti di Sodoma e di Gomorra - si legge - sono descritti come popoli che praticano lo stupro rituale e il brigantaggio e che rifiutano l’ospitalità. Ma non si menziona il fatto che pratichino omosessualità. Mi spiace, ma il legame tra Islam e omofobia non c’è. Anzi. Laddove nei paesi arabi c’è, è un prodotto di importazione. E sa da dove?

Dica.
Dall’Europa, con la colonizzazione. Fino all'Impero Ottomano l’omosessualità era diffusa, pratica e accettata. In Europa negli stessi anni i sodomiti venivano mandati a morte e perseguitati: basti pensare che in Francia l’omosessualità è stata un reato fino al 1981.

Quindi se il Corano non c’entra, secondo lei che cosa è successo a Orlando?
E’ successo che si sono mescolati insieme una mente disturbata, una componente omofoba e, se come sembra Omar Mateen frequentava ambienti e chat line gay, un’omosessualità latente e repressa: Mateen voleva uccidere l’omosessuale che era in lui, solo che invece ha ucciso anche tutti gli altri. E questo, di nuovo, non si spiega con l’Islam, ma con un po’ di semplice psicologia: Freud dice che esiste un legame, molto stretto, tra estremismo e pazzia e che in genere l’uno conduce all’altro.

Però almeno nelle prime ore si è parlato di un attentato islamico e si è fatto il nome dell’Is, anche perché la dinamica dei fatti ricorda molto quella del Bataclan. Lei esclude questa ricostruzione?
Direi di sì: Daesh stesso non ha rivendicato l’attentato. I terroristi odiano tutte le minoranze, ma purtroppo non sono i soli responsabili di tutte le azioni brutte che succedono nel mondo. La strage di Orlando è frutto di un’altra cosa: di una mente malata e fascista. ?