L'Espresso ha chiesto ai leader di presentare candidati 'al di sopra di ogni sospetto'. Ecco come hanno risposto
Matteo Renzi
Risponde il vicesegretario Pd Maurizio Martina: «Aderiamo all’appello, convinti che tocchi davvero alla responsabilità dei partiti e della buona politica selezionare e promuovere persone. Ci muoveremo fedeli al dettato della Carta e consapevoli che onestà e trasparenza sono premesse indispensabili che precedono per noi qualsiasi altro ragionamento elettorale e non solo. Il segno concreto che vogliamo dare alla nostra proposta responsabile al Paese ha il volto e la storia di personalità come quella di Paolo Siani che proprio in queste ore a Napoli ha accettato di candidarsi per il Parlamento con la comunità del Pd. Questi siamo noi».
[[ge:espresso:attualita:1.317336:image:https://espresso.repubblica.it/polopoly_fs/1.317336.1516620324!/httpImage/image.png_gen/derivatives/articolo_480/image.png]]Emma Bonino
Per +Europa rispondono Della Vedova e Magi: « Possiamo dire che il vostro appello contro i “voti inquinati” rischia di essere equivoco? Concordiamo che i partiti sono chiamati a rispondere delle proprie scelte senza nascondersi dietro la foglia di fico del “bollino” giudiziario. Come al contrario non è un’indagine o una condanna, di per sé, a macchiare una “fedina morale” . Quindi accogliamo il vostro invito nello spirito, se non nella lettera. Senza concessioni al conformismo moralista, che siamo certi non volete ispirare, ma che molti partiti, aderendo entusiasticamente all’appello, finiranno per interpretare all’italiana, con un eccesso insieme di fanatismo e ipocrisia».
[[ge:espresso:attualita:1.317337:image:https://espresso.repubblica.it/polopoly_fs/1.317337.1516620359!/httpImage/image.png_gen/derivatives/articolo_480/image.png]]Pietro Grasso
Secondo il nostro codice etico non possono essere candidati coloro che per reati di mafia, terrorismo, criminalità organizzata, contro la libertà personale e individuale sono rinviati a giudizio, o nei cui confronti sia stata emessa misura cautelare personale confermata in sede di impugnazione o misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dal Codice antimafia. Siamo rigorosi: chiediamo ai nostri candidati e ai nostri eletti di firmare un impegno a rassegnare le dimissioni qualora queste condizioni dovessero sopravvenire. Per difendere il principio del primato della politica, abbiamo inoltre scelto di istituire un Comitato di Garanzia,che prenderà in considerazione i casi controversi.
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Raccolgo l’appello dell’Espresso sottoscrivendolo senza se e senza ma. Lo sforzo che dobbiamo compiere come responsabili dei partiti è presentare una classe dirigente preparata credibile e autorevole. Per le liste chiederemo ai candidati il casellario giudiziario e i carichi pendenti.
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M5S è l’unica forza che ha adottato Statuto e Codice Etico con regole rigide. Non c’è spazio per chi viene indagato se i fatti sono gravi ed evidenti. È escluso ruolo pubblico per chi si rende responsabile di condotte che violano i principi, i valori e l’immagine del M5S. Per noi, tutti devono possedere requisiti morali ed etici e una condotta irreprensibile. Non aspettiamo le sentenze per allontanare persone di dubbia moralità. Accettiamo solo candidature di chi ha la fedina penale pulita. Gli eletti sono obbligati a rispettare regole e principi. Diversamente si è fuori.
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Chi si presenta con noi deve avere fedina penale pulita e nessun carico pendente. Lo chiediamo a tutti e non da oggi. Ci auguriamo che questa buona pratica diventi uso comune, per ogni elezione. Quando si presentano a noi personaggi che hanno ‘pacchetti di voti’ non abbiamo dubbi: la risposta è sempre no grazie. Preferiamo preferenze in meno ma gente onesta dalla nostra parte. Quindi condividiamo l’appello con grande naturalezza: fa già parte di noi.
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"Guardare avanti, dare risposte concrete ai cittadini, rinsaldare il rapporto tra istituzioni e società. Civica Popolare è una forza politica nuova che si pone l’obiettivo di coinvolgere chi, nei territori e dai territori, vuole mettere a disposizione della collettività la propria passione politica, le proprie competenze e i propri valori. Vogliamo costruire liste che rispecchino questo progetto. L’azione di prevenzione e controllo sarà massima, faremo tutto ciò che è nella possibilità di un partito per una selezione delle candidature che porti all’interno di Civica Popolare donne e uomini di talento e valori fermi. A tal proposito, stiamo lavorando in fretta - vista la nostra giovane età - per mettere a punto un regolamento da sottoporre nei prossimi giorni al vaglio del nostro comitato fondatore. Un documento preparatorio a quel Codice etico che guiderà le nostre scelte al momento della preparazione delle liste".
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Le liste di Fratelli d’Italia sono sempre state pulite e sempre lo saranno. Come noto siamo gli unici ad aver messo nero su bianco cinque anni fa, nel nostro statuto, l'incandidabilità per i condannati anche in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione. Questo perché sappiamo bene che in uno stato di diritto come quello Italiano si è colpevoli con una sentenza passata in giudicato dopo tre gradi di giudizio ma crediamo anche che la politica debba stare un passo avanti e dare l'esempio. Inoltre nel corso del nostro congresso nazionale a Trieste abbiamo proposto di istituire un comitato di persone al di sopra di ogni sospetto per vagliare tutte le candidature ed evitare una campagna elettorale come quella vista in Sicilia dove non si è praticamente mai parlato di programmi Su questo tema, posto da FDI, facciamo la nostra parte ogni giorno e siamo lieti di vedere che ora anche un grande media come “L’Espresso”abbia deciso di dedicargli attenzione
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Il leader di Forza Italia non risponde all'appello. La fedelissima Licia Renzulli assicura: non c'è una scadenza. Vediamo più avanti