Sulle spese militari i grillini si sono distratti: confermato l'acquisto per gli F35
Che fine hanno fatto i tagli alla Difesa, antico cavallo di battaglia M5S? Le cifre della legge di bilancio dicono anzi che si spenderà di più
di Alessandro Gilioli
10 ottobre 2018
Almeno fino a oggi, c’è un assente nel balletto di cifre della legge di bilancio: la questione delle spese militari. Che per i 5 Stelle, quando stavano all’opposizione, era un tema centrale. Lo stesso Beppe Grillo ne aveva fatto una battaglia fondante del suo blog, suggerendo un taglio draconiano («almeno 10 miliardi») per finanziare il reddito di cittadinanza (vedi ad esempio i post del 21 maggio 2012 e del 10 ottobre 2015). Per non dire della lotta contro gli F35. Adesso però la musica sembra cambiata.
Salvo colpi di scena, l’acquisto dei caccia prodotti dalla Lockheed è confermato. E la ministra Elisabetta Trenta ha anche annunciato che entro il 2024 l’Italia spenderà per la Difesa il 2 per cento del pil, cioè quasi 40 miliardi all’anno, più di 100 milioni al giorno (attualmente sono 64).
Nessun passo avanti - finora - neppure nella trasparenza delle spese militari, da sempre occultate sotto altre voci compresa la cooperazione. Anche questa era una battaglia molto frequente nel blog di Grillo che adesso pare scordata.