I potenti pronti a saltare sul carro di Salvini. La prossima giravolta del premier Conte. E la nuova frontiera della crisi economica argentina. Ecco cosa trovate sul giornale in arrivo in edicola e sui device

Salvini come un pifferaio magico seguito da una schiera di aspiranti potenti: la copertina del prossimo Espresso denuncia la nuova stagione di un antico sport italiano, la corsa in aiuto del vincitore. Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian raccontano una gara ad accaparrarsi le poltrone più importanti che coinvolge banche, Rai, ministeri ma anche i feudi delle 'ndrine. Mentre Marco Damilano nel suo editoriale sfida il leader della Lega a prendere davvero in mano il governo.

La pagina politica parte dall'Italia, dove Susanna Turco racconta un premier Conte pronto a cambiare di nuovo stile per sopravvivere alla bufera elettorale. Elena Testi e Francesca Sironi invece vanno a vedere come va la scuola:  il concorso per i nuovi presidi è bloccato da una marea di ricorsi, mentre sui banchi nasce quell'Italia dell'inclusione che la Lega combatte.
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Poi gli esteri: la Georgia che sogna l'Europa è raccontatata da un reportage di Gianfrancesco Turano, la Gran Bretagna che arranca sulla strada della Brexit in un servizio di Gloria Riva e l'Argentina in mezzo a una nuova crisi economica spiegata da Daniele Mastrogiacomo.


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Nella sezione Idee, le parole dell'impegno civile sono al centro di un forum curato da Sabina Minardi, mentre Giuseppe Genna analizza la svastica come logo dell'odio e Adam Gopnik esalta il valore eterno dei classici. E per finire tre storie di attualità: Vittorio Malagutti parla dell'improbabile guru Alfio Bardolla, che più fallisce più diventa ricco e popolare; Linda Dorigo racconta la città delle donne fondata in Siria dalle sopravvissute curde, mentre Emanuele Coen è andato a vedere l'ultima sfida della Chiesa per strappare i giovani napoletani alla malavita: aprire le navate agli incontri di boxe.