I costi della tv di Stato e i conti sballati. Giuseppe Conte fuori fuoco. L’inflazione che fa bene all’azienda ma male ai lavoratori. Barbie che approda al cinema. Questo e molto altro sul numero in arrivo

Crescono i costi, sballano i conti. Nella tv di Stato che insegue il privato, il potere di turno impone la voce di regime. E il canone aiuta anche i giornali di partito. Così «noi paghiamo la voce di chi comanda. La Rai stipendia 12.700 dipendenti. Ha 300 dirigenti, 2058 giornalisti e non arriva a 2,7 miliardi di incassi. Più o meno quanto Mediaset dove però il costo del lavoro è la metà e i bilanci in utile», scrive Sergio Rizzo nell’inchiesta di copertina. Mentre Beatrice Dondi fa un quadro del cerchiobottismo sovranista della tv dei Fratelli: «con il mantra del pluralismo si arginano le falle. Con un pò di riconferme». E il direttore Alessandro Mauro Rossi, nell’editoriale, sottolinea come il potere logori chi non ha radici nei gangli dello Stato: «Meloni sembra fare fatica».

 

Conte trapezista. Fa Movimento ma è fuori fuoco
Il leader del M5S costruisce le liste per le elezioni europee a sua immagine. Cavalca tutti i temi, dal lavoro alla pace, per fermare la concorrenza di Elly Schlein. Ma rischia di finire in un patto non scritto con Giorgia Meloni. Spiega cosa succede Susanna Turco

 

L’inflazione fa bene all’azienda
I prezzi corrono. E i profitti di più: nel 2022 sono cresciuti di più di mille miliardi a livello globale, in tutti i settori. Anche in quelli colpiti dall’aumento dei costi energetici. Come chiarisce Gloria Riva, «le imprese hanno visto crescere gli utili. Ma i lavoratori hanno subito un crollo delle retribuzioni reali».

 

E la plastica si fece carne
Amata, odiata, ripensata, da collezione: Barbie. La più simbolica rappresentazione femminile emerge dal mondo dell’inorganico e approda al cinema: il sex appeal? È nell’imperfezione. Ne scrive Ginevra Leganza

 

E poi Gianfrancesco Turano fa il punto sul Mose fermo tra Salvini e Brugnaro, Emanuele Coen intervista l’ex sindaco di New York Bill de Blasio che spiega come ha limitato l’inquinamento, e il direttore Alessandro Mauro Rossi parla con Alessandro Marinella, ne I dialoghi de L’Espresso. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.

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