Ancora un sequestro nelle acque del Canale di Sicilia. Fermata dalla Finanza una imbarcazione con 1,5 tonnellate di “bionde” illegali guidata da un componente della Guardia costiera. Un fenomeno che vale 2,5 miliardi di euro all’anno come raccontato in una inchiesta Espresso

Un blitz in mare aperto dopo aver visto gli strani movimenti di una imbarcazione in mezzo al Canale di Sicilia. Così la Guardia di finanza di Palermo e il Gico, insieme al reparto operativo aeronavale e al gruppo aeronavale di Cagliari, hanno scoperto l’ennesimo tentativo diportare dal Nord Africa quintali di sigarette di contrabbando. Un fenomeno in grande crescita, come raccontato in una recente inchiesta dell’Espresso, che solo di accise evasa vale 500 milioni di euro all’anno. Le rotte del traffico illegale di sigarette sono quelle dal Nord-Est, con le fabbriche piazzate sui Balcani e in Grecia, e dal Nord Africa, in particolare da Tunisia, Libia e Marocco. Nelle inchieste della Guardia di finanza sono salate fuori però anche depositi molto forniti nella zona di Parma e fabbriche costruite dai trafficanti di sigarette nella zona di Nola. Una partita miliardaria, come spiegato nella lunga inchiesta Espresso.

L’inchiesta
Fabbriche clandestine in Campania e import dall’Est e dalla Libia: è tornato il contrabbando di sigarette
29/6/2021

Nell’imbarcazione fermata dalla Finanza a largo di Marsala sono stati sequestrati 1,5 quintali di sigarette. Nei giorni scorsi, pattuglie dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo in servizio di perlustrazione sul territorio avevano notato una imbarcazione da diporto nelle acque marsalesi, in un giorno caratterizzato da condizioni meteorologiche molto sfavorevoli alla navigazione. «Venivano pertanto attivati i Reparti aeronavali della Guardia di finanza schierati nell’area che, poche ore più tardi, individuavano la medesima imbarcazione mentre, nonostante il mare molto mosso, si dirigeva a forte velocità verso la costa, con una rotta compatibile con quella segnalata dagli specialisti del Gico del nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo. Si procedeva così a sottoporre a controllo il natante condotto da un cittadino italiano, al cui interno venivano rinvenute 1,5 tonnellate di sigarette di contrabbando, di marca “Pine Blue” e “Royals”, che, da precedenti esperienze investigative, sono oggetto di illecita importazione dal Nord Africa. La merce illecita, destinata a rifornire il mercato siciliano, avrebbe fruttato introiti per oltre 150.000 euro».

Arrestato Bartolomeo Briguglia, addetto della Guardia costiera ma che stava guidando, al momento del fermo, un piccolo yacht privato.