Il comunicato del Cdr
Serve un piano editoriale e industriale per l’Espresso, concreto e coerente con i nostri valori
A un mese dall’annuncio della vendita della nostra testata mancano ancora risposte sul futuro
Cari lettori,
è passato poco meno di un mese da quando Gedi, società che edita la nostra testata, ha reso noto di aver accettato un'offerta di acquisto de L'Espresso presentata dal gruppo Bfc media che fa capo all’imprenditore Danilo Iervolino. La vendita, al momento in cui scriviamo, non è tuttavia ancora stata conclusa ufficialmente: una situazione che lascia la redazione in una condizione di incertezza sul suo futuro.
Proprio intorno al futuro de L’Espresso il possibile nuovo editore rilascia dichiarazioni e annuncia iniziative che, invece di fare chiarezza, aumentano la confusione sul destino del giornale. La redazione aspetta quindi al più presto che le parole si trasformino in un piano editoriale e industriale concreto e coerente con i valori che L’Espresso ha sempre rappresentato dal giorno della sua fondazione. Valori che includono anche il diritto dei giornalisti di fare domande per fornire ai propri lettori un’informazione il più corretta possibile, e che rappresenta una necessità per chi si occupa di inchieste: un diritto messo in dubbio proprio di recente da Iervolino. È un principio che sentiamo il dovere di ribadire ai possibili nuovi proprietari de L’Espresso. Su questo, la redazione vigilerà.