Alcuni proprietari delle abitazioni in parte abusive vincono il ricorso contro il Comune di Bagheria che li aveva obbligati al passaggio dei bagnanti: «Ordinanza tecnicamente errata». In quel pezzo di costa il regista Tornatore ha girato le scene di “Baaria”. Denunciate anche voi il luoghi di mare inibiti dai privati: pubblicheremo le vostre segnalazioni

È una storia minima, ma che dà però l’idea di quello che accade in diverse zone della costa italiana. L’inibizione dell’accesso al mare da parte di privati che hanno costruito a ridosso della costa oppure sono proprietari di terreni di fronte al mare oppure ancora gestiscono attività in concessione.

 

A Bagheria, nella splendida costa di Mongerbino, la Baia dei francesi immortalata anche da Giuseppe Tornatore nel film sulla sua città natale, Baaria, il Tar ha appena dato ragione ad alcuni proprietari di abitazioni in questo pezzo di costa stupendo annullando l’ordinanza del Comune che li obbligava a concedere l’accesso a mare. I privati qualche hanno fa hanno chiuso una strada con un cancello, e già nel 202 e poi nel 2021 il Comune li aveva obbligati a lasciare libero il passaggio di una delle principali via di arrivo alla costa e alla nota spiaggia.

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Ma adesso, secondo il Tribunale amministrativo, queste ordinanze sono da annullare perché definite dal Comune “urgenti” e senza l’opportuna analisi e documentazione a sostegno del pericolo idrogeologico e quindi dell’urgenza di evitare affollamento in altre zone della costa. Il Tar, prima di emettere questa sentenza, ha dato mandato comunque a un tecnico di verificare la situazione delle lottizzazioni e delle vie di accesso alla Baia dei francesi. Scrive il tecnico: «Non risultano poi lottizzazioni assentite nella zona in questione e di conseguenza l’edificazione degli immobili oggi presenti, avvenuta negli anni, risulta essere abusiva, tanto è vero che la maggior parte degli immobili sono stati oggetto di pratiche di condono edilizio, le quali sono state poi respinte dal Comune».

Poi però aggiunge: «La servitù di passaggio acquisita dal Comune dopo l’acquisizione degli immobili oggetto di verbale di inottemperanza alla demolizione per abusivismo, è da ritenersi esclusivamente finalizzata all’accesso ai lotti acquisiti e non al passaggio fino all’area demaniale marittima, attraversando tra l’altro la particella di proprietà privata».

 

Insomma, le case sono abusive però l’accesso al mare non è garantito: «Il Comune deve provvedere alla realizzazione della discesa a mare prevista dal piano regolatore e deve mettere in sicurezza l'accesso alla Baia. Non è concepibile che uno dei pezzi di mare più pregiati della costa sia anche questo fruibile da pochissimi privilegiati», dice Orazio Amenta del Comitato promotore area marina protetta capo Zafferano che ricomprende la Baia.