Con il suo reportage dal nord-est della Siria pubblicato dall'Espresso, "A scuola ma per dormirci. Il destino dei piccoli sfollati dove l'Isis rialza la testa", Marta Bellingreri si è aggiudicata il premio giornalistico "Ivan Bonfanti" 2022. A dieci anni dall'inizio del conflitto in Siria, la crisi umanitaria colpisce specialmente i bambini che, come si legge nel reportage dell'autrice, sono sfollati insieme alle famiglie in degli edifici scolastici dove anziché ricevere un'istruzione, ci vivono.
Il premio, intitolato alla memoria del reporter e inviato del quotidiano Liberazione scomparso prematuramente nel 2008 all’età di 37 anni, è curato dall'associazione "Ivan Bonfanti" insieme all'associazione Stampa Romana. L'articolo sull'Espresso apparso lo scorso febbraio, e corredato dalle foto di Alessio Mamo, si è aggiudicato il premio che vede come vincitori anche lo studente della Lumsa Gabriele Crispo per la categoria degli allievi delle scuole di giornalismo e Roberta Ragni per la sezione del premio messo a disposizione dall’Ente nazionale protezione animali (Enpa).
Il reportage di Marta Bellingreri, che ha viaggiato in Siria fin dal 2006 e poi negli anni successivi per seguire gli sviluppi della rivoluzione del 2011, precipitata presto in un conflitto, vuole accendere una luce sulla situazione di milioni di bambini che stanno pagando il prezzo più alto della violenza. Tra i sette milioni di sfollati interni nel paese, tre milioni sono infatti minori. L'emergenza umanitaria si è aggravata ulteriormente a partire dal 2020, a causa della crisi economica, della violenza mai cessata, dei servizi pubblici quasi inesistenti, della siccità e della pandemia di Covid-19 che ha solo esacerbato la povertà infantile in Siria.
Scrive Marta Bellingreri nel suo reportage: «Fra le continue minacce e la distruzione, è difficile immaginare un’infanzia tra i banchi di scuola. Sono infatti quasi due milioni i bambini siriani che non partecipano a nessuna forma di educazione primaria e un milione è a rischio di abbandono. Gli edifici sono stati bombardati, occupati, danneggiati o sono diventati un rifugio per alcune famiglie sfollate. L'amara ironia è che alcuni di questi bambini sfollati, come Riham, vivono temporaneamente con le loro famiglie in centri che sono vecchie scuole, ma non ne hanno mai frequentato una da quando sono nati».
La premiazione avverrà il 22 ottobre a Roma presso la libreria ELI di viale Somalia 50, sabato 22 ottobre alle ore 11, aperta al pubblico previa prenotazione per riservare un posto.