Netanyahu: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto"
«Ogni membro di Hamas è un uomo morto». La minaccia arriva direttamente dal premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l'annuncio del varo di un governo di emergenza nazionale per guidare il Paese nella guerra contro il gruppo islamico. «Abbiamo messo da parte le differenze», ha scandito per spiegare una scelta obbligata a fronte anche di quello che sta succedendo al confine con il Libano, dove la situazione scivola sempre più verso il conflitto aperto con Hezbollah. L'obiettivo, almeno per ora, resta però Hamas a Gaza, dove si susseguono senza sosta gli attacchi dal cielo contro le strutture strategiche della fazione palestinese ma anche contro i suoi capi. Ieri è stata uccisa in un raid la famiglia di Mohammed Deif, il leader militare nella Striscia, ma sotto le bombe ci sono anche i civili. Hamas intanto ha annunciato la liberazione di tre ostaggi, una donna e i suoi due figli: «Una colona israeliana e i suoi due figli sono stati rilasciati dopo essere stati detenuti durante gli scontri», hanno detto in un comunicato le Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato del gruppo islamico. Gaza tra l'altro è rimasta totalmente al buio visto che, dopo il taglio delle forniture da parte di Israele, l'unica centrale elettrica funzionante ha finito il carburante e si è spenta. Sale ad almeno 1.200 morti e 5.600 feriti il bilancio delle vittime di 6 giorni di raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Solo stanotte 51 le persone rimaste uccise. Gli sfollati sono quasi 339 mila.
Blinken in Israele incontrerà Abu Mazen
Fonti palestinesi affermano che il presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) incontrerà domani il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Medio Oriente. «Nell'ambito dell'impegno profuso 24 ore su 24 dalla leadership palestinese per fermare questa guerra devastante e nel quadro dello sforzo congiunto tra Giordania e Palestina, Abbas si incontra oggi ad Amman con il re Abdullah. Domani il presidente incontrerà anche il segretario di Stato americano Blinken», ha scritto oggi sul suo account X il segretario generale del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh.
Ucraina: Aeronautica, abbattuti 28 droni russi nella notte
Nella notte le Forze armate della Federazione Russa hanno effettuato un altro attacco utilizzando droni kamikaze contro il territorio dell'Ucraina. Le forze di difesa aerea hanno distrutto 28 obiettivi aerei nemici. Lo riporta il profilo Telegram dell'Aeronautica delle Forze armate ucraine. «Nella notte il nemico ha attaccato l'Ucraina con droni di tipo Shahed da nord e sud, dalla regione di Belgorod nella Federazione Russa e da Capo Chauda (in Crimea). Sono stati registrati un totale di 33 Shahed», si legge nel rapporto. Secondo l'Aeronautica militare, i droni nemici erano diretti in direzioni diverse, quindi la difesa aerea ha operato in almeno sei regioni dell'Ucraina. Nel respingere l'attacco aereo sono stati coinvolti l'aeronautica militare, le forze missilistiche antiaeree, i gruppi di fuoco mobili e le unità di guerra elettronica.
Allerta sul gas e Meloni chiede prudenza sulla manovra
La crisi in Israele cambia uno scenario già complicato. Quindi è il momento di essere «seri e compatti» a partire dalla manovra. Giorgia Meloni chiama a raccolta i leader della maggioranza in una riunione che poi si allarga ai capigruppo di Camera e Senato per tracciare le linee della legge di bilancio che arriverà in Cdm lunedì. La premier - che ha sentito i leader del Qatar e degli Emirati arabi - non nasconde che il momento sia delicato e che il conflitto possa avere ripercussioni sulle forniture di gas. Meglio quindi non farsi trovare impreparati, mantenere la linea della «prudenza» sulla manovra anche nel passaggio parlamentare, riducendo al minimo gli emendamenti. Il doppio vertice dura circa tre ore e fila via liscio, raccontano alcuni dei presenti. Giancarlo Giorgetti fa una relazione sull'impostazione della legge di bilancio, confermando l'intenzione di intervenire sui redditi e sulle pensioni medio basse. Ci sarà il taglio del cuneo, misure per la famiglia e per la sanità. Si valutano anche altri interventi di maggiore dettaglio, per i quali però sono in corso le verifiche sul fronte delle coperture. Ma il clima - come assicura una nota di Palazzo Chigi - è «collaborativo» e mostra una maggioranza «determinata» a portare avanti gli obiettivi chiave. Il conflitto in Medio Oriente e le sue potenziali conseguenze - raccontano - ha occupato buona parte della riunione: le risorse a disposizione per la manovra erano già scarse, ora il rischio che i margini si riducano c'è e meglio sarebbe non presentare del tutto emendamenti, il ragionamento avanzato dalla premier.
Crollano le accuse a Mimmo Lucano
Sono crollate le accuse contestate all'ex sindaco di Riace Domenico "Mimmo" Lucano: il "modello Riace" non era criminale. Lucano, accusato di irregolarità nella gestione dell'accoglienza nella cittadina della Locride che ha guidato per quasi tre legislature facendola diventare celebre nel mondo come esempio di accoglienza ed integrazione, era stato condannato dal Tribunale di Locri nel settembre 2021 a 13 anni e 2 mesi di carcere per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d'ufficio. Accuse tutte smontate dalla Corte di Appello di Reggio Calabria ad eccezione di un falso per una delibera del 2017 per il quale è stato condannato a un anno e sei mesi, con pena sospesa, contro la richiesta della Procura generale di una pena a 10 anni e 5 mesi. Assolti anche tutti gli altri 17 imputati nel processo. Un lungo applauso ha accolto la lettura del dispositivo da parte della presidente della Corte Elisabetta Palumbo, in un'aula gremita di persone che, all'uscita, hanno intonato "Bella ciao". «È la fine di un incubo che in questi anni mi hanno abbattuto tanto, umiliato e offeso» il commento commosso di Lucano.
Tre indagati per la strage del bus di Mestre
Tre persone sono indagate nell'inchiesta della Procura di Venezia per la strage del bus di turisti precipitato a Mestre, costata la vita a 21 persone. Secondo quanto scrive 'Il Gazzettino', si tratta dell'amministratore delegato della società 'La Linea', proprietaria del mezzo, e di due funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma e quello del settore Manutenzione viabilità stradale. Nei loro confronti il pm Laura Cameli ipotizza i reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.
Migranti: Apostolico non convalida altri 4 trattenimenti
Nuova richiesta di convalida del trattenimento di 4 tunisini e nuovo no di Iolanda Apostolico, giudice della sezione immigrazione del tribunale di Catania. La stessa decisione, domenica, è stata presa dal collega Rosario Cupri per altre 6 persone. Salgono così a 14 i tunisini 'liberati'. I magistrati del capoluogo etneo continuano dunque a disapplicare le procedure accelerate alla frontiera per i richiedenti asilo previste dal decreto Cutro, svuotando l'apposito Centro di Pozzallo, il primo destinato a ospitare quelli che - nelle intenzioni del governo - dovevano essere rimpatriati verso un Paese 'sicuro' dopo il rapido esame della domanda. Si ingarbuglia, intanto, la vicenda del video postato da Matteo Salvini che ritraeva la magistrata ad una manifestazione di protesta - il 25 agosto del 2018 - contro il divieto di sbarco delle persone soccorse dalla nave Diciotti: ha ritrattato il carabiniere che aveva riferito di aver girato e condiviso il filmato. "Valuteremo ed impugneremo", è la reazione del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi alla nuova pronuncia catanese. "