Turismo

Al Colosseo arriva il biglietto nominativo per fermare il bagarinaggio

di Chiara Sgreccia   18 ottobre 2023

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Colosseo

Il ministero inaugura una serie di interventi per risolvere o mitigare il problema dell'accesso al monumento, denunciato anche da L'Espresso. Raddoppia la disponibilità dei ticket, apre una nuova biglietteria fisica e rimodulate le quote destinate ai diversi canali di vendita

«Sono stata tre giorni a Roma con mio figlio. Con l’obiettivo di vistare il Colosseo. Dopo aver passato ore sul sito di Coopculture, cercando di acquistare il biglietto dai canali ufficiali, mi sono arresa. Anche quando riuscivo a cliccare in tempo su un slot all’apparenza ancora disponibile il sistema si bloccava rendendo impossibile finalizzare l’acquisto. Così mi sono rivolta all’hotel in cui soggiornavo. Sono riusciti a trovarmi i biglietti ma ho pagato 55 euro per il mio. 45 per quello di mio figlio che ha meno di 18 anni e quindi sarebbe dovuto entrare gratuitamente. Ci siamo recati al punto di ritrovo indicato e abbiamo iniziato il tour in inglese insieme a una trentina di altri turisti per la maggior parte italiani. Finita la prima parte del giro, prima di proseguire con il Foro Romano, la guida ha detto: “Chi vuole può staccarsi dal gruppo”. E così ho fatto con mio figlio. Ma si è rivelato per noi impossibile muoverci come avremmo voluto perché nessuno ci ha mai dato i biglietti in mano. Che sono rimasti all’organizzatore». 

 

Così una turista descrive l’esperienza «da dimenticare», avvenuta nella prima settimana d’ottobre. Un racconto che dimostra come siano consolidati i sistemi in atto per rispondere all’impossibilità di acquisto dei biglietti dai canali ufficiali. Modalità che coinvolgono più soggetti che probabilmente hanno guadagnato dall’aumento del prezzo del biglietto (a fronte di nessun servizio aggiunto, o di servizi scarni) al posto del ministero della Cultura e dell’ente che gestisce il Parco Archeologico. 

 

Un racconto sicuramente molto simile a quello di tanti altri turisti che negli ultimi mesi hanno provato a vistare il fiore all’occhiello del turismo italiano, «il più importante sito archeologico e museale d’Italia», come lo ha definito il ministro Sangiuliano. Che, secondo gli ultimi dati, insieme con il Foro romano e il Palatino ha accolto oltre due milioni di turisti tra giugno, luglio e agosto 2023. 25 mila visite a settimana. 

 

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Come più volte sottolineato anche da L’Espresso, la questione dei biglietti introvabili per vistare il Colosseo era nota da tempo. E anche l’Antitrust aveva a luglio scorso avviato un’istruttoria per portare alla luce la situazione probabilmente causata dall’acquisto di enormi quantità di biglietti tramite bot da parte di grandi tour operator.  Dal 18 ottobre questo non dovrebbe più succedere. O almeno sarà più difficile per i bagarini rivendere i biglietti per accedere al Colosseo con l'introduzione del biglietto nominativo per tutte le tipologie di ingresso. Acquistabile su www.colosseo.it, tramite call center e nelle biglietterie fisiche: «Ringrazio il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, e il direttore generale Musei, Massimo Osanna, per la celerità con la quale sono riusciti a definire l'introduzione del biglietto nominativo, una misura centrale per liberare uno dei simboli del nostro patrimonio storico-culturale dal fenomeno del bagarinaggio», ha commentato Sangiuliano che aveva preannunciato la misura lo scorso 20 settembre. 

 

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Ma non solo. Il Parco Archeologico del Colosseo comunica anche che sarà aperta una nuova biglietteria in largo della Salaria Vecchia/Via dei Fori Imperiali, che si affianca a quella già esistente sulla Piazza del Colosseo, portando così a 6 le casse disponibili per il ritiro dei biglietti destinati ai visitatori singoli, fino ad esaurimento delle disponibilità (che è raddoppiata). É stata anche rimodulata la restante percentuale di quote destinate ai canali di vendita: il 25 per cento del totale dei biglietti sarà destinato ai tour operator, il 55 per cento ai singoli visitatori.

 

Delle novità è soddisfatto anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Lo chiedevamo da tempo. È uno strumento che può portare a ridurre il fenomeno del bagarinaggio, dei saltafila e dell’acquisto di massa dei biglietti che manipolano i prezzi». Per la Federazione italiana del turismo, «finalmente il Governo interviene su un tema caldo. Un passo in avanti ma restano alcune criticità». Ad esempio il caos che regna nel piazzale tra la fermata della metropolitana “Colosseo” e l’ingresso al sito dove chiunque cerca di convincere chiunque a seguirlo per una migliore esperienza dell’anfiteatro romano.