Le pagelle del potere, L’Espresso in edicola

Il registro di classe (padrona): voti, nomi e volti del 2023. 12 mesi di caos, la gallery fotografica. Le regioni contese nel mondo. La cosa a ostacoli dell’industria estrattiva delle terre rare. Un anno di cultura. E come sempre molto altro

Politici in debito di autorevolezza, a caccia di consensi facili. Eterni grand commis. Manager molto bravi sui conti, meno a tenere in Italia le eccellenze. Personaggi dello star system splendenti di ori e successi improvvisi quanto effimeri. Ecco i nomi, volti e voti del registro di classe (padrona) del 2023-2024. «Non è facile definire il potere in Italia. Il potere in Italia non ha un valore assoluto e universale. È un surrogato di potere. È abbastanza relativo. Varia col variare dei posizionamenti tattici (e ingenui) che di volta in volta assumono i governi», scrive Carlo Tecce.

Il suo articolo, che apre la Politica del nostro settimanale, arriva subito dopo il punto fotografico di Tiziana Faraoni: dalle guerre alle catastrofi ambientali, il 2023 è stato un anno di caos». E l’editoriale in cui il direttore Alessandro Mauro Rossi ricorda il valore dell’Espresso nel dibattito politico e culturale contemporaneo.

 

Regioni contese, a un passo dalle guerre
L’Esequiba pretesa da Maduro. Il Nagorno-Karabakh e l’Ossezia nel Caucaso. Le isole Curili, il Kashmir, il Tibet. Sono tanti i casi di rivendicazioni opposte dove è concreto il rischio di nuovi conflitti armati. Fa un quadro Eugenio Occorsio per l’apertura degli Esteri. 

 

Terre rare riparte la corsa. A ostacoli
Estrazioni in corso e tremila tra ministre in disuso e siti potenziali: in Italia 16 su 34 materie prime vitali. Problemi di costi, tempi e sostenibilità. Dal riuso un terzo del fabbisogno a breve termine. Come spiega Cosimo Palleschi nell’articolo che apre l’Economia del nostro settimanale, era più conveniente importare a basso costo risorse naturali da altri paesi ma Green deal europeo e guerra in Ucraina hanno ribaltato la situazione. 

 

Un anno di cultura
Casi editoriali, fenomeni sociali, nomi del cinema e della tv. E polemiche, successi, invenzioni. L’anno che finisce ha consacrato alcuni volti che raccontano scelte e passioni degli italiani. «Sonnambuli, come ha scandito il Censis nell’annuale Rapporto sulla situazione del Paese. E pure frammentati, ondivaghi, sospesi, gli italiani visti dalla prospettiva culturale: incerti tra il divano di casa e gli eventi live, dispersi in disparate iniziative che poco restituiscono, nel complesso, di questi anno che ha celebrato Calvino ma anche i 75 anni della Costituzione, gli 80 anni della caduta del fascismo e i 500 anni dalla morte del Perugino», scrive Sabina Minardi per aprire la sezione Cultura. 

 

E poi: “Tiro al bersaglio su Draghi in Europa” di Sergio Rizzo, “Una donna contro Trump (e Biden)” di Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni e il colloquio di Gloria Riva con Nino Cartabellotta per I Dialoghi de L’Espresso. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano in edicola e online. 

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