Attualità
aprile, 2023

Facciamo la pace: L’Espresso in edicola da domenica 9 aprile

Gli auguri di pace di papa Francesco. Un punto sui conflitti nel mondo e la riflessione di Cacciari. Brescia verso il voto. La crisi dei diritti, la gentilezza ingannevole dell’intelligenza artificiale. Questo e molto altro sul numero in arrivo. E in anteprima per gli abbonati digitali

Non solo la guerra in Ucraina. Ci sono tanti altri focolai di violenza che martoriano il mondo. Eppure, come scrive papa Francesco in esclusiva su L’Espresso di questa settimana, il disarmo integrale non è un’utopia: «Per dire “no” alla guerra e alla violenza non basta soltanto far tacere le armi e fermare gli aggressori. È necessario estirpare le radici delle guerre e delle violenze che sono il rancore l’invidia, l’avidità».

 

E allora perché non provarci? O almeno pensarci? «L’Europa di oggi sembra aver dimenticato il grande merito di aver vissuto 70 anni senza guerre», scrive il direttore Alessandro Mauro Rossi nel suo editoriale. Mentre Massimo Cacciari riflette sulla necessita di una pace che sia patto sancito dai Trattati internazionali «perché le potenze che li sottoscrivono trovino davvero nel “pacta sunt servanda” soddisfatto il proprio interesse».

 

Un punto sulle zone calde in cui si combatte fuori dai riflettori lo fa Mario Bonito: Nagorno-Karabakh, Myanmar, Yemen, Etiopia, Eritrea. Ma anche i Balcani, la Georgia, la Transnistria sono polveriere pronte a esplodere. «265 conflitti hanno infiammato il mondo dal 1945. Con una percentuale di vittime civili che continua a crescere», si legge in “Diario di un sogno possibile”, il libro postumo di Gino Strada di cui scrive Chiara Sgreccia.

 

Oltre 3.200 attacchi contro bambini, donne e uomini disarmati: Paolo Biondani fa il bilancio dell’offensiva di Mosca alla popolazione in Ucraina. Carlo Tecce racconta la via accidentata della diplomazia alle Nazioni Unite. «Che nessun crimine resti impunito», sottolinea Elisa Signori, la madre di Andrea Rocchelli, il fotoreporter ucciso in Ucraina nel maggio 2014.

 

La leonessa accudisce gli immigrati
A Brescia un cittadino su quattro è nato all’estero. L’integrazione non è un problema, anche la Lega ha cambiato argomenti e il centrosinistra è favorito: il racconto di Vittorio Malagutti dalla città che si prepara al voto il prossimo 14 maggio.

 

Buio sui diritti. I muri del mondo
Dall’Iran a Israele, dal Sud America al nord Africa: le proteste civili vengono represse nel sangue. E per i migranti ci sono solo barriere. Riccardo Noury il portavoce di Amnesty International parla con Daniele Mastrogiacomo

 

Alla politica non piace la gara
Il nuovo codice degli appalti aumenta ancora la possibilità di assegnare lavori su base discrezionale. «Così la concorrenza muore soffocata proprio da chi dovrebbe tutelarla: la politica». spiega Sergio Rizzo

 

Il calcio a stelle e strisce batte cassa all’Europa
A Venezia, il Comune e il club vogliono costruire nuovi impianti con i fondi del Pnrr. A Firenze, si useranno i finanziamenti per ristrutturare lo stadio. Ma l'Ue mostra perplessità nel foraggiare progetti che vanno a beneficio di imprenditori statunitensi. Ne scrive Gianfrancesco Turano

 

L’ingannevole gentilezza dell’intelligenza artificiale
«I sistemi di intelligenza artificiale, malgrado siano presentati come se si fossero fatti da soli, sono artefatti. Prodotti, cioè, del lavoro umano. Anche il tono rientra nella programmazione», spiega Daniela Tafani, docente dell’Università di Pisa, a colloquio con Sabina Minardi

 

E poi Simone Alliva fa un punto sulle posizioni contrastanti della Destra sulle questioni Lgbt, Susanna Turco racconta Alfredo Mantovano, il capo ombra del governo Meloni. Alberto Stabile la situazione in Israele, Sabrina Pisu intervista Marc Bonnant, l’avvocato che ha difeso Licio Gelli. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.

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