Accade oggi
Le tensioni tra governo e Corte dei Conti sul Pnrr, la missione di Giorgia Meloni in Tunisia, Mike Pence si candida contro Trump. I fatti da conoscere
di Simone Alliva
Tensione tra Governo e Corte dei Conti. Meloni: «Ho fatto come Draghi»
Il governo pone la fiducia alla Camera sul dl Pa, con gli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr. E mentre i magistrati contabili, riuniti in assemblea, ribadiscono la «netta contrarietà» alle misure. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni difende l'operato del governo: «Facciamo quello che ha fatto il precedente governo». Intanto l'Italia tratta con l'Ue sul Pnrr. Il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto in missione a Bruxelles incontra la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola: «Un confronto proficuo, abbiamo ribadito la comune volontà di collaborare». Giorgetti assicura: «Non rinunceremo a nessun finanziamento Pnrr».
De Raho: «Il governo consente di sguazzare nell’illegalità»
«Zero regole sugli appalti. Meno controlli sulla discrezionalità della pubblica amministrazione. Abolizione o limitazione di reati come abuso di ufficio e traffico illecito di influenze, che la stessa presidente della Commissione europea definisce obblighi irrinunciabili per gli Stati membri. Infine la proclamazione pubblica delle tasse come pizzo di Stato». Così Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia, oggi deputato del M5S in un'intervista a La Stampa. «Segnalo quanto detto dalla procuratrice europea Laura Codruța Kövesi, facendo il bilancio di un anno di attività. Su 14 miliardi di frodi rilevate sui fondi europei, 6,7 miliardi sono frutto di evasione fiscale, di cui 2,7 miliardi realizzata in Italia. Nessun Paese Ue ha questi numeri. Non sono dicerie. E il governo cosa fa? Esalta l'evasione paragonandola alla ribellione al pizzo mafioso e chiede all'Agenzia delle entrate, che la combatte, di sacrificare nel bilancio 10 milioni di euro». C'è un problema tra governo e poteri neutri? «Mi pare evidente. Se il presidente dell'Anac evidenzia l'esigenza di alcuni correttivi al codice degli appalti, si chiedono le sue dimissioni. Se la Corte dei Conti svolge il compito previsto dalla legge, evidenziando carenze e ritardi nella gestione del Pnrr, si fa un emendamento in corsa perché non se ne occupi più. Si proclama la sacralità della magistratura, ma la si intacca spudoratamente. Insomma sta diventando vietato criticare il governo, mentre si consente a mafie e corruzione di sguazzare nel fango dell'illegalità di Stato».
Missione-lampo di Meloni oggi in Tunisia
Giorgia Meloni vola a Tunisi per una missione-lampo. L'obiettivo è limitare la partenza dei migranti, prima dell’estate. In cambio potrebbe offrire a Tunisi di mediare con gli Usa per sbloccare il prestito dal valore di due miliardi di dollari del Fondo monetario internazionale che eviterebbe il default del Paese. «La Tunisia è in difficoltà in questo momento, rischia un default finanziario. Se venisse giù il governo rischieremmo uno scenario preoccupante», ha spiegato la premier, ospite di Quarta Repubblica.
Wagner contro Mosca: «Il bilancio delle perdite ucraine è fantasioso»
Il leader del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigojine, ha definito «fantasie» i bilanci delle perdite ucraine rivendicati da Mosca, che afferma di aver respinto due grandi offensive in due giorni. «Uccisi 1.500 soldati in un giorno? Sarebbe un massacro infernale». Kiev, pur ammettendo operazioni militari nei pressi di Bakhmout, smentisce la controffensiva.
Mike Pence si candida alle primarie repubblicane
L'ex vicepresidente Mike Pence ha presentato, lunedì, alla Commissione elettorale federale, i documenti per candidarsi alla presidenza Usa nel 2024 Pence, che è stato il vice dell'ex presidente Donald Trump, dovrebbe lanciare la candidatura alle primarie del partito repubblicano già mercoledì. L'ex vicepresidente ed ex governatore dell'Indiana dovrebbe portare una voce più tradizionalmente conservatrice in seno ad un partito soffocato dalle prediche populiste di Trump e del governatore della Florida Ron DeSantis.
Francia: oggi nuova giornata di proteste contro la riforma pensioni
In Francia si profila oggi un'altra giornata di proteste e scioperi, la quattordicesima da gennaio, contro la riforma delle pensioni, in vista della prossima seduta dell'Assemblea nazionale, prevista giovedì. L'ultima giornata di contestazioni risale al 1 maggio scorso, in occasione della Giornata internazionale del Lavoro. Sono 250 le manifestazioni previste in tutto il Paese, con circa 600 mila persone attese. Sono già stati soppressi il 33% dei voli nell'aeroporto parigino di Orly e il 20% in quelli di Lione, Marsiglia, Nizza, Tolosa, Bordeaux e Nantes. La riforma ha innalzato da 62 a 64 anni l'età minima pensionabile e incrementato da 42 a 43 anni il periodo di contribuzione necessario per incassare la pensione completa. Giovedì i parlamentari discuteranno una proposta di legge del gruppo di opposizione Liot, di centrodestra, che punta a cancellare la riforma e che non ha possibilità di essere approvata. La presidente dell'Assemblea nazionale, Yael Braun-Pivet, ha anticipato che ricorrerà a un articolo della Costituzione per impedire che il testo sia sottoposto a votazione.