Accade oggi
L'incontro tra Putin e Kim Jong Un, i numeri del disastro in Libia, Biden rischia l'impeachment, Venezia si prepara al ticket di ingresso. I fatti da conoscere
di Simone Alliva
Incontro tra Putin e Kim Jong Un al Cosmodromo
I negoziati formali tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un sono iniziati al cosmodromo di Vostochny nell'Amur: lo riferiscono le agenzie russe. Ai colloqui partecipano membri delle delegazioni di ciascun paese. L'incontro si svolge "nella sala riunioni al primo piano dell'edificio tecnico del complesso missilistico spaziale Soyuz-2", scrive l'agenzia di stampa russa Tass. La Russia intende prestare la propria assistenza alla Corea del Nord per il lancio di razzi vettori e l'immissione di satelliti artificiali nell'orbita terrestre. Lo ha dichiarato ai giornalisti il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di una visita. «È esattamente il motivo per cui ci troviamo qui», ha dichiarato Putin rispondendo alla domanda di un giornalista. «Il leader della Corea del Nord mostra un grande interesse per lo spazio, per la missilistica. Stanno tentando di sviluppare lo spazio. Mostreremo loro i nostri oggetti più moderni», ha dichiarato il presidente russo.
Record di sbarchi mentre Francia e Berlino chiudono all'Italia
Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti proseguono senza sosta a Lampedusa dopo i numeri record di ieri. Nel corso della giornata ci sono stati infatti 110 approdi per un totale di 5.112 persone. Dalla mezzanotte sono stati registrati fino ad ora altri 23 arrivi con quasi mille persone. Al momento, al molo commerciale, ci sono decine e decine di migranti, giunti con diverse imbarcazioni, tutti ammassati: sarà impossibile stabilire con quale barchino siano arrivati sull'isola. Soccorritori e forze dell'ordine sono allo stremo: sono stati segnalati altri barchini in viaggio, ma anche migranti già sbarcati sulla terraferma. E mentre la nave Diciotti della Guardia Costiera compie un autentico tour de force per raccogliere circa 800 persone, prima ancora che approdino sull'isola, Francia e Germania chiudono le porte all'Italia. Il ministro dell'Interno transalpino Gérarld Darmanin annuncia l'intenzione di voler 'blindare' il confine tra Mentone e Ventimiglia, sostenendo che è stato registrato «un aumento del 100% dei flussi». Da Berlino, invece, arriva lo stop ai processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano in Germania dall'Italia nell'ambito del «meccanismo di solidarietà volontaria». A causa delle «forte pressione migratoria» e della «continua sospensione dei trasferimenti di Dublino», dice il ministero dell'Interno a 'Welt', l'Italia è stata informata della decisione di «rinviare» i processi «fino a nuovo ordine».
Disastro in Libia, solo a Derna si temono 10mila morti
I numeri del disastro si rincorrono in una folle e tragica corsa al rialzo mentre nessuno, in Libia, sembra in grado di mettere un punto alla fine dei troppi zeri che segnano le vite spezzate dall'uragano Daniel e dal crollo delle dighe di Derna. Nella città della Cirenaica costruita dagli italiani e ora praticamente distrutta dalla furia dell'acqua i morti accertati sono saliti almeno a 6.000 dopo una prima valutazione di oltre 2.330 vittime, ma potrebbero diventare diecimila - secondo le stime della tv di Bengasi e della Croce Rossa - e oltre, perché le persone che mancano all'appello sono di fatto un numero indefinito. "Il bilancio delle vittime è enorme", ha affermato Tamer Ramadan, inviato per la Libia della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, «finora il numero delle persone scomparse ha raggiunto le 10.000 unità». «La situazione a Derna è catastrofica... I corpi giacciono ancora in molti luoghi», ha raccontato invece Othman Abdel Jalil, ministro della Sanità del governo sostenuto dal Parlamento di Tobruk, che ha visitato la città dell'est. «Ci sono famiglie ancora bloccate nelle loro case e vittime sotto le macerie», ha detto Jalil all'emittente Almasar Tv, spiegando: «Le persone scomparse sono migliaia e si prevede che il numero dei morti raggiungerà i 10.000».
Biden rischia l'impeachment. Assist di Putin a Trump
Si infiamma la battaglia per la Casa Bianca. Da un lato i repubblicani alla Camera lanciano formalmente un'indagine per l'impeachment di Joe Biden, sospettato di complicità negli opachi affari esteri del figlio Hunter, dall'altro Vladimir Putin entra a gamba tesa nella campagna elettorale definendo Donald Trump «un perseguitato politico» per le varie inchieste a suo carico. Facendo propria la tesi del tycoon, lo zar ha denunciato pubblicamente in forum economico a Vladivostok che le inchieste giudiziarie contro Trump sono «una persecuzione per ragioni politiche da parte del suo rivale», ossia Biden, il presidente che ha coalizzato l'Occidente contro l'invasione russa dell'Ucraina. Una dimostrazione della «perversione del sistema politico americano», secondo il leader del Cremlino, che ha spesso neutralizzato i suoi oppositori con inchieste pretestuose, come nel caso di Alexei Navalny. Per completare l'assist allontanando sospetti di collusione, Putin ha liquidato come «fesserie»i presunti legami russi di The Donald, sottolineando che è stato il presidente che ha imposto a Mosca «più sanzioni di ogni altro». E ha detto che comunque non si aspetta «alcun cambiamento fondamentale nella politica americana verso la Russia, chiunque sia il vincitore delle presidenziali», perché le autorità hanno ormai creato «un clima anti russo nella società americana».
Venezia dice sì a ticket d’accesso in città dal 2024
I turisti che vorranno arrivare a Venezia senza sorprese dovranno pagare un "biglietto" dalla primavera 2024. E registrarsi su una apposita piattaforma on line che varrà come prenotazone del viaggio, anche se si tratta di una giornata 'mordi e fuggi'. Ne saranno esentati, naturalmente, gli ospiti che pernotteranno negli alberghi - registrati a monte, e con tassa di soggiorno pagata in hotel -. La norma era stata prevista dalla legge di bilancio del 2019, che aveva autorizzato il Comune a introdurla. L'idea del contributo d'accesso nasceva sulla scorta delle "tasse di sbarco" applicate in alcune isole minori italiane. La fase sperimentale potrebbe partire da aprile-maggio del 2024, e avrà per obiettivo i ponti primaverili e i weekend estivi, una trentina di giorni caldi per il solito, prevedibile assalto dei vacanzieri. Saranno ovviamente escluse, con i veneziani, anche le categorie - lavoratori, studenti, professionisti che lavorano a Venezia - che quotidianamente devono attraversare il Ponte della Libertà. Esclusi dal pagamento, ma non dalla prenotazione sul portale, anche tutti i residenti in Veneto. La prenotazione, assicurano da Ca' Farsetti, sarà tutta digitale e semplice. Nelle prossime settimane il Comune presenterà il portale in cui prenotare e, per le categorie previste, pagare. Con la procedura di registrazione si otterrà un Qr code, il vero lasciapassare della visita, che dovrà essere esibito durante i controlli. Chi verrà trovato sprovvisto di Qr code potrà andare incontro a multe salate, dai 50 euro in su. Lo scopo, in sostanza, è di porre un deterrente agli afflussi indiscriminati di turisti che si mettono in moto a Ferragosto e a Capodanno pur sapendo di trovare una Venezia già intasata di gente.