Dal mondo dell'economia a quello dell'informazione, passando per i laboratori, palchi e aziende di famiglia. Il messaggio di Lella Golfo davanti al presidente Mattarella: «C’è un domani e molto dipende da noi»

 «Non esistono obiettivi a cui le donne non possano mirare», dice con voce ferma e convinzione Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario. Al suo fianco c'è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Davanti invece un gruppo di "donne che fanno la differenza". Le loro sono storie di cambiamento, talento ed eccellenza, premiate la sera del 14 giugno al Parco Archeologico del Colosseo. Scienziate, attrici, dirigenti d'azienda, giornaliste, sportive. Tanti e diversi i ruoli rivestiti dalle professioniste che, ogni anno, ricevono il "Premio Bellisario", nato per promuovere donne, che sono anche le protagoniste del panorama italiano in vari settori. Tra le eccellenze del 2024: Alfonsina Russo, Giovanna Botteri e Margherita Buy.

 

L'impegno della Fondazione nel dare rilievo alle storie di emancipazione femminile, da diversi anni, si è esteso oltre le singole eccellenze. Per questo sono stati istituiti due premi che riguardano anche le aziende che si sono distinte nel campo della parità di genere. Adottando, ad esempio, politiche e strategie di sviluppo, promozione delle carriere femminili e azioni innovative ed efficaci di welfare aziendale. «Non esistono obiettivi a cui le donne non possano mirare - commenta Lella Golfo - e che siano loro preclusi». E durante l'incontro pomeridiano al Quirinale con Mattarella, che ha preceduto la premiazione al Colosseo, la presidente conclude: «La loro intraprendenza e la loro pretesa di spazio e di voce è quel segnale di speranza che dobbiamo continuare a sostenere, alimentare e incoraggiare». 

 

Giunto alla sua 36esima edizione, il Premio è insignito della medaglia del Presidente della Repubblica, che ha esordito: «Le Mele d’Oro sono ogni anno una delle occasioni per fare un punto sullo stato del Paese, per vedere a che punto siamo. La varietà delle premiate è emblematica di come fortunatamente si diffonde ovunque la presenza femminile protagonista. Dai vertici della magistratura al giornalismo, dall’arte cinematografica all’economia». Il riconoscimento, istituito nel 1989, in ricordo di Marisa Bellisario, consiste infatti in una Mela d’Oro. E negli anni sono state centinaia le professioniste che hanno ricevuto quello che è stato ribattezzato “l’Oscar delle donne”. 

 

In occasione dell'incontro, Mattarella sottolinea che «il genere maschile dovrebbe essere grato ogni volta che vede una donna crescere, perché gli uomini hanno bisogno del contributo femminile in maniera assolutamente paritaria». E poi il plauso alle premiate: «Grazie per quel che fate». Al commento si accoda anche Lella Golfo, che ritiene sia «necessario ribadire l’importanza, anzi l’urgenza, (della partecipazione femminile ndr), non solo per le donne ma anche per il Paese. Anche attraverso questo Premio, che nasce per dare visibilità ai tanti esempi positivi a cui ispirarsi». 

 

Tra le "donne che hanno fatto la differenza" - questo il sottotitolo del riconoscimento - ci sono una serie di primati. Il Premio è stato consegnato alla prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, alla prima procuratrice generale della Corte d’Appello di Milano, Francesca Nanni e alla direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo. Ma non finisce qui. Tra le premiate c’è anche suon Raffaella Petrini, prima donna nella storia a ricoprire il ruolo di segretaria generale del Governorato della Città del Vaticano. 

 

Nella categoria dell’informazione è stata premiata l’inviata Rai Giovanna Botteri, mentre per quella dello spettacolo, l’attrice romana Margherita Buy. Il Premio internazionale è andato ad Anna Grassellino, scienziata siciliana alla guida del Centro Sqms del Fermilab a Chicago, un polo nazionale di ricerca per sviluppare e implementare computer e sensori quantistici. Per la sezione management il riconoscimento è andato a Elena Goitini, amministratrice delegata di BNL e responsabile BNP Paribas per l’Italia. Mela d’oro per l’imprenditoria a Cristina Zucchetti, a capo dell’omonimo gruppo che sviluppa soluzioni software per professionisti e aziende. 

 

Il “Germoglio d’oro” di quest’anno è andato alla sciatrice Federica Brignone, vincitrice di tre medaglie olimpiche e prima italiana ad aggiudicarsi la Coppa del mondo. Negli ultimi anni massima attenzione anche alle aziende che si sono distinte nel campo della parità di genere. Il “Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo”, è stato conferito per la media impresa all’impresa toscana Pellemoda, che sviluppa e realizza capi in pelle per i brand di lusso. Per la piccola impresa invece il riconoscimento è andato a Lab.Instruments, una realtà di chimici, farmacisti, docenti ed esperti di chimica analitica strumentale che lavorano al servizio della scienza. Per le grandi aziende il “Premio Azienda Work Life Balance Friendly”, realizzato in collaborazione con Confindustria è stato assegnato a SIT, multinazionale di settore nelle soluzioni intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali e per la misurazione dei consumi.

 

Infine, riconoscimenti anche a tre brillanti neolaureate in Ingegneria Elettrica, Meccanica e Informatica Beatrice Vincenzi, Chiara Monacchini e Veronica Grosso. Esempi, soprattutto questi ultimi, che incarnano il messaggio lanciato dalla Fondazione Bellisario e dalla sua presidente Lella Golfo: «C’è un domani e molto dipende da noi».