I contadini manager che arano il mercato. Il rigore Ue che non si applica ai partiti. L'Aia, la capitale giudiziaria del mondo. Il campionato al gran ballo dei fondi esteri. Essere Susan Sarandon. E come sempre molto altro

Oltre le proteste dei trattori, le invettive contro l’Europa e lo strapotere della distribuzione organizzata, l’agricoltura sta cambiando volto. Come spiegano Gloria Riva e Silvia Lazzaris, nell’articolo che apre L’Espresso di questa settimana, contadini manager, con la spinta del governo e la benedizione di Coldiretti abbracciano la grande finanza e vanno all’assalto del mercato.

 

Della solitudine di una bambina trovatasi madre racconta, invece, il direttore Enrico Bellavia nell’editoriale: «Dove c’è il degrado dovrebbe esserci una rete sociale e civica che lo mitiga», scrive a proposito della madre della neonata trovata morta sugli scogli di Villa San Giovanni.

 

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Il rigore Ue non si applica ai partiti
Generosa anche con chi vorrebbe spazzarla via, l’Unione finanzia gruppi e fondazioni. La spesa è cresciuta del 40 per cento in dieci anni. E così i dipendenti. Per un costo totale di 2 miliardi e 355 milioni su tre sedi. Ne scrive Sergio Rizzo nell’apertura di Politica.

 

La capitale giudiziaria del mondo
A L’Aia hanno sede la Corte penale che processa dittatori e autocrati e la Corte di giustizia davanti alla quale compaiono gli Stati, Italia compresa. E una delle carceri delle Nazioni unite. Racconta la città, anche capitale amministrativa dei Paesi Bassi, e le sue istituzioni Alessandro De Pascale nell’articolo che apre la sezione Esteri.

 

Il campionato al gran ballo dei fondi esteri
I club di serie A controllati fuori dai confini nazionali sono maggioranza: un numero che è destinato a crescere. Mentre i capitali italiani sono relegati alla parte bassa della classifica. Ne scrive Gianfrancesco Turano nell’articolo che apre l’Economia de L’Espresso.

 

Essere Susan Sarandon
Per i diritti civili. Per l’ambiente. Per i migranti. E ora per il cessate il fuoco a Gaza. «Il genocidio è il massimo del fondo a cui possiamo arrivare come esseri umani», dice l’attrice e produttrice americana, attivista da sempre, a colloquio con Claudia Catalli nell’articolo che apre la sezione Cultura: «Mi chiedo come sia possibile non esserlo oggi».

 

E poi, “Quel suicidio è impossibile. Nordio agisca” di Simone Alliva, “Suv cinesi made in italy. La svolta” di Eugenio Occorsio, e “Israele si fonda sulle armi”, il colloquio di Christian Elia con Antony Loewenstein. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano in edicola e online.