L’America che non torna indietro. I poli mischiati della politica italiana. Il doppio fronte che metterà Kiev davanti al bivio. La miniera riapre se è straniera. Il potere dai mille volti di Jude Law. E come sempre molto altro

Ha regalato ai dem il sogno della rimonta possibile: uscita dall’angolo durante la presidenza Biden, Kamala Harris riparte dalle premesse di una carriera all’insegna delle battaglie civili e dei diritti. Come scrivono Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni da Chicago, nell’articolo che apre L’Espresso questa settimana, Harris ha ridato fiducia agli elettori scoraggiati. E agli insulti sessisti dell’avversario Donald Trump ha opposto il sorriso, ridicolizzandolo.

 

«Col titolo “Effetto Kamala” dedichiamo la copertina di questa settimana alla vicepresidente degli Stati Uniti che quattro anni fa ha rotto il soffitto di cristallo diventando la prima donna, la prima persona afroamericana e la prima persona di origine asiatica a ricoprire tale incarico», chiarisce, infatti, il direttore Emilio Carelli nell’editoriale: «Ora si trova di fronte a una sfida ancora più grande: convincere l’America a fare di lei la prima donna presidente».

 

A credere nel successo della dem sono in tanti. Tra questi anche Alec Ross, senior advisor di Barack Obama, prima di affiancare Hillary Clinton, «per ricucire le differenze ci sarà bisogno di un movimento culturale più ampio», sottolinea, però, a colloquio con Leonardo Pini. Mentre Simone Alliva racconta i rilessi della campagna elettorale Usa sulla politica italiana: i tre leader dei partiti di governo hanno posizioni diverse. Meloni si è avvicinata a Biden, Tajani, prudente, non prende posizione. E Salvini è un fan di The Donald.

 

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I poli si mischiano su migranti, giudici e armi all’Ucraina
Dallo ius scholae che avvicina Forza italia e Partito democratico, all’asse Nordio-Sisto sulle carceri: per aprire la Politica de L’Espresso Giuliano Torlontano fa un punto sulle polemiche d’agosto che di solito finiscono con le vacanze ma questa volta sembrano anticipare le questioni che impegneranno il Parlamento nei prossimi mesi.

 

Il doppio fronte metterà Kiev davanti a un bivio
L’esercito avanza nella regione russa del Kursk. Ma il nemico non sembra intenzionato a spostare le truppe, mentre incede nel Donbass. E allora la scelta sarà: proseguire nell’offensiva o ripiegare? Ne scrive Sabato Angieri nell’articolo che apre la sezione Esteri.

 

La miniera riapre se è straniera 
«Per tornare a competere nel settore minerario, l’Italia guarda verso le montagne. Con il rischio, però, che a beneficiare della spinta che il governo sta cercando di dare a nuovi progetti di estrazione, siano solo le aziende straniere», scrivono Simone Dagani, Novella Gianfranceschi e Lucrezia Goldin nell’articolo che apre la sezione Economia, in cui raccontano che cosa succede a Gorno, in val del Riso.

 

Potere dai mille volti
Il carisma del Papa, le ossessioni di Enrico VIII, le alchimie di un mago supremo. Jude Law si confronta da sempre con personaggi forti: «Condividere storie è l’essenza dell’essere umano», racconta a colloquio con Claudia Catalli nell’articolo che apre la Cultura del nostro settimanale.

 

E poi “Naufraghi nelle mani dei libici” di Lorenzo Bagnoli, “Assalto all’Italia. Il cemento è affare per troppi”, il colloquio con Paolo Pileri di Paolo Biondani, “Contro Gaza disumanità senza limiti” di Antonella Napoli. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano in edicola e online.