Attualità
14 ottobre, 2025L'opera è comparsa sotto la sede della Figc, a Roma. Ritrae un calciatore-soldato, elmetto in testa e pallone insanguinato. Con un numero, 67, per le 67 mila vittime palestinesi di Gaza. Alle 17:30 di oggi pomeriggio il corteo per le strade di Udine, a qualche ora dal match
Un calciatore, con la classica maglietta bianca di Israele, ma elmetto in testa e fucile in mano. Sotto le scarpe con i tacchetti, un pallone insanguinato con scritto “Gaza”. E anche il numero, il 67, non è casuale, in riferimento ai 67 mila palestinesi uccisi dall’Idf. Nel giorno della (contestata) partita tra Italia e Israele, sotto la sede della Figc spunta “The Bloody Match”, la nuova opera dell’artista Laika comparsa in via Giulio Caccini, a Roma.
“Stasera si disputerà ‘la partita della vergogna’: il calcio d’inizio segnerà ancora una volta l’ipocrisia del nostro governo e delle federazioni sportive nazionali e internazionali, FIGC, UEFA e FIFA — scrive Laika su Instagram —. Un’ipocrisia che riflette la politica dell’intero Occidente, fondata sul doppio standard: ricordiamo che la Russia è stata esclusa da ogni competizione sportiva dopo l’invasione dell’Ucraina, ma Israele continua a essere accolto e legittimato nonostante i crimini di guerra”.
Il messaggio “è chiaro — continua la street artist che, tra le altre cose, ha anche dipinto una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla —: i crimini sono crimini solo se non li compie l’Occidente. Ad inizio agosto, il ministro Abodi dichiarava che Israele fosse “il Paese aggredito”. Ma a Gaza, in due anni, sono stati uccisi 67.000 palestinesi: l’equivalente dello Stadio olimpico di Roma SOLD OUT– Pieno di uomini, donne e bambini: tutti morti però. Un numero che è destinato purtroppo ad aumentare. Ai calciatori della nostra nazionale dico: vi auguriamo di giocare in uno stadio vuoto, perché quella di stasera sarà una partita macchiata di sangue. Davanti a voi ci saranno 11 sostenitori del genocidio più documentato della storia, e dietro di voi le istituzioni sportive e politiche che ne sono complici”.
Sarà una giornata ad alta tensione, quella di oggi — 14 ottobre — a Udine. Se gli spalti non saranno particolarmente gremiti, in strada saranno migliaia le persone che sfileranno nel corteo che partirà alle 17:30 in piazza della Repubblica. “Al fianco del popolo palestinese, per denunciare il genocidio, l’imperialismo occidentale, gli interessi dell’industria bellica e il sistema di apartheid. Il cessate il fuoco — conclude il post di Laika — non cancella la devastazione e gli orrori commessi”.
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